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Ralf Schumacher


Ralf Schumacher
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Quasi sempre all’ombra del più titolato fratello Michael, Ralf Schumacher è comunque riuscito a sgomitare e conquistarsi velocemente un posto in Formula 1, dove ha corso dal 1997 al 2007 per Jordan, Williams e Toyota.

Gli inizi. La carriera del tedesco inizia esattamente sulla stessa pista dove si allenava Michael, a Kerpen, nel kartodromo gestito dal papà. Dopo i primi anni passati nel kart, passa in Formula 3 dove ottiene una vittoria e due pole position, mentre nella stagione successiva chiude secondo con due pole e tre vittorie. Nel frattempo, il nome Schumacher diventava un’istituzione grazie ai due titoli di F1 vinti dal fratello. Ralf decide di trasferirsi in Giappone dove disputa una stagione in Formula Nippon: dopo un’intensa battaglia con Naoki Hattori, riesce a mettere le mani sul titolo.

L’arrivo in F1. Esattamente come Michael, anche Ralf Schumacher debutta in Formula 1 grazie alla Jordan. Il tedesco affronta la delusione delle prime due gare, ma in Argentina ottiene un podio, seppur macchiato dall’incidente con il compagno di squadra Fisichella. Il suo primo anno in F1 ha fortune alterne: qualche noia tecnica e diversi errori lo portano a un filotto di quattro ritiri. Dal GP di Francia in avanti le cose vanno un po’ meglio e Ralf risulta costante, conquistando diversi piazzamenti a punti che gli valgono la riconferma per il 1998, anno in cui mette in bacheca anche due trofei, quello del secondo posto al GP del Belgio e quello del terzo al GP d’Italia.

L’esperienza in Williams. Nel 1999 Ralf Schumacher trova un accordo con la Williams e diventa compagno di squadra di Alex Zanardi. I motori Supertec che spingono la FW21 non sono molto affidabili: mentre il suo team mate colleziona solo una serie di ritiri e piazzamenti fuori dai punti, Ralf è costante e salva la stagione della squadra inglese, regalandole la soddisfazione di tre podi, tra cui il secondo posto al GP d'Italia come miglior risultato stagionale. Con l’arrivo dei motori BMW le cose in Williams sembrano migliorare e, grazie alla costanza del pilota tedesco, in casa Schumacher arrivano altri tre podi che consentono a Ralf di chiudere l’anno al quinto posto. A dargli la soddisfazione della prima vittoria è la Williams FW23 del 2001 con la quale sbaraglia la concorrenza nel Gran Premio di San Marino, restando in testa dal primo all’ultimo giro. Dopo il capolavoro di Imola, però, la sfortuna gli impedisce di vedere il traguardo nei tre appuntamenti successivi, ma si rifà poi al GP del Canada conquistando nuovamente il gradino più alto del podio. La soddisfazione più grande per lui arriva a Hockneheim, dove riesce a far suonare l’inno tedesco davanti al pubblico di casa, festeggiando la terza vittoria in carriera.

Sliding Doors. Il 2003 sembra essere il suo anno migliore in Formula 1. Supportato da una FW25 mediamente competitiva, Ralf Schumacher ottiene punti nelle prime dieci gare della stagione, prestazioni impreziosite dal quarto posto di San Marino e Monaco, il secondo posto del Canada e le due vittorie ai GP d'Europa e Francia. A metà stagione, è in piena lotta per il titolo contro la Ferrari del fratello Michael. Tuttavia, la seconda parte di stagione non è all'altezza delle aspettative e a complicare le cose ci si mette anche un brutto incidente nei test di Monza, due settimane prima del GP d'Italia: per un guasto alla sospensione, la sua Williams si ribalta più volte e Schumacher viene trasportato in ospedale per una forte commozione cerebrale. Il suo recupero è lento e le prestazioni ne risentono. Il 2004 è altrettanto infausto con il pilota tedesco: dopo un discreto inizio di stagione, Ralf è incolpevole protagonista di un brutto incidente a Indianapolis, nel quale riporta fratture vertebrali multiple che lo costringono a saltare sei gare.

La parentesi con la Toyota. Il futuro di Ralf Schumacher in Formula 1 è garantito dall’accordo con la Toyota, team con cui il tedesco inizia una collaborazione proficua per la stagione 2005. Insieme ai nipponici, Ralf ottiene regolarmente dei piazzamenti in zona punti e due podi, il primo in Ungheria e l’altro in Cina, per il finale di stagione. Nonostante l’avvio positivo, le successive due stagioni per la squadra risultano particolarmente difficili e Schumacher decide di svincolarsi, dichiarandosi deluso dall’esperienza. Prova così proporsi alla McLaren per sostituire Fernando Alonso, ma la squadra di Woking non è interessata. Tenta l’approccio in Force India, ma alla fine gli viene preferito Giancarlo Fisichella. A quel punto, senza un volante per la successiva stagione, Ralf Schumacher è costretto a dire mestamente addio alla Formula 1.

L’esperienza nel DTM. Dopo un test soddisfacente con la Mercedes, Ralf Schumacher annuncia di prendere parte al campionato DTM con il team Mücke Motorsport. A sua disposizione c’è però una vettura vecchia di un anno e così il tedesco è costretto a remare contro avversari particolarmente agguerriti e con auto più competitive. L’anno successivo viene promosso nel team Mercedes-AMG e affianca i top driver della categoria, ma senza però riuscire a ottenere risultati degni di nota. Dopo un altro anno da comparsa nel DTM, decide di appendere il casco al chiodo. Oggi, Ralf Schumacher è commentatore per la tv tedesca.