Stirling Moss si afferma indiscutibilmente come uno dei più grandi piloti da corsa di tutti i tempi e una vera e propria icona del motorsport. Nasce nella capitale inglese il 17 settembre 1929, durante la sua carriera guadagna l’appellativo di "Mister Motor Racing". Diventa un pilota professionista nel 1948, all'età di 18 anni, e qualche anno più tardi la Mercedes-Benz gli propone di unirsi al celebre team delle “Frecce d’Argento” per correre i Gran Premi di Formula 1, affiancando Juan Manuel Fangio. Moss risponde alla chiamata regalandosi una stagione di grandi successi in quel 1955.
Quell’anno, alla guida di una 300 SLR e con al fianco il navigatore Denis Jenkinson, disputa un’epica edizione della Mille Miglia. I due compagni di squadra mettono a punto un metodo innovativo per leggere le note di gara che si rivela utile, permettendo all’equipaggio di completare il percorso in soli 10 ore, 7 minuti e 48 secondi, con 32 minuti di vantaggio sul secondo classificato e compagno di squadra Fangio. Un record che resterà imbattuto. Moss è il primo pilota britannico a vincere la celebre gara italiana e a luglio si toglie anche la soddisfazione di conquistare la vittoria nel Gran Premio di Gran Bretagna ad Aintree, alla guida della Mercedes-Benz W196 Monoposto. Poco più tardi, a settembre, vince il Tourist Trophy, una gara su strada che si svolge su un altro percorso su strade pubbliche a Dundrod, in Irlanda del Nord, mantenendo una velocità media di 141 km/h per sette ore di guida.
Il 16 ottobre di quello stesso anno, nell'ultimo round del Campionato Mondiale Sportprototipi alla Targa Florio, Moss condivide la sua 300 SLR con Peter Collins e concludono con un vantaggio di 4 minuti e 41 secondi sulla seconda auto classificata. Un trionfo non solo per Moss, che consolida la sua fama come uno tra i migliori piloti del momento, ma anche per la stessa Mercedes-Benz che riesce a mettere così le mani sul Campionato Mondiale Sportprototipi, l'ultimo prima del loro ritiro dalle corse.
A fermare la carriera di Stirling Moss è un terribile incidente che gli occorre in quel di Goodwood, il 23 aprile del 1962, a seguito del quale rimane a lungo in coma. Una volta tornato in salute, tenta un ritorno al volante, ma si rende conto di non essere più quello d'un tempo e decide così di ritirarsi definitivamente dalle competizioni. Nel corso della sua carriera, ha preso parte a un totale di 585 gare, vincendone 216. L’unico neo rimane quello di non essere riuscito a conquistare un Mondiale di Formula 1. Non è un caso che venga ricordato come "Il Re senza corona", perché si è piazzato secondo in campionato per quattro anni consecutivi, dal 1955 al 1958.
L'ultima volta al volante in un evento pubblico è all'età di 85 anni, durante il Goodwood Revival, alla guida della sua mitica auto portata alla vittoria alla Mille Miglia, tra gli applausi della folla che celebra la sua immutata passione per le auto. Mister Motor Racing se ne va ad aprile del 2020, all'età di 90 anni, dopo aver scritto pagine indelebili della storia di questo sport.