DR5
I MOTORI
La DR DR5 è stata proposta nell’arco della sua lunga carriera con svariate motorizzazioni e con diverse alimentazioni. Nonostante tra le crossover e le Suv di segmento C i motori a gasolio siano stati a lungo gli indiscussi best-seller, nel cofano di questo modello il turbodiesel è stato una specie di meteora e gli esemplari spinti dal 1.9 di derivazione Fiat sono piuttosto rari. Gli annunci riguardano, così, più che altro le versioni 1.6 a benzina o a doppia alimentazione. Le DR5 bifuel sono state offerte sia nella variante benzina-Gpl sia in quella benzina-metano. Tutte queste versioni sono a due ruote motrici, con trazione anteriore. L’unica DR5 a trazione integrale è quella con motore due litri, che si trova anche abbinato a un cambio automatico tipo classico, adatto a una guida piuttosto rilassata.
PRO E CONTRO
La DR DR5 vanta una buona abitabilità in rapporto agli ingombri esterni. Tutti i passeggeri hanno tanti centimetri a disposizione, specie in lunghezza e in altezza. Anche il bagagliaio è grande, ha la soglia di carico bassa e permette di sfruttare fino all’ultimo la capacità, che va dai 315 ai 1.275 dm3. Molto furbo è il divano posteriore scorrevole e amovibile, il massimo per modulare lo spazio in funzione delle più varie esigenze di trasporto. Tra i difetti si segnalano, invece, una certa rumorosità e una qualità delle finiture che appare un po’ lontana dagli standard europei. Ciò vale soprattutto per gli esemplari più datati, che sono tra l’altro privi di ESP e che richiedono una certa attenzione nella guida brillante. Il loro assetto è piuttosto morbido, e questo rende le risposte lente, con parecchio sottosterzo e con reazioni che possono farsi impegnative nelle manovre d’emergenza.