Fiat Argenta
Prodotta tra il 1981 e il 1985, la Fiat Argenta è stata l’ultima auto di grande serie a trazione posteriore prodotta dalla Casa torinese. Nelle intenzioni del costruttore la Argenta avrebbe dovuto ricoprire l’impegnativo ruolo di ammiraglia nell’ambito della gamma Fiat, ereditandolo dalla 132. Rispetto a quest’ultima, la Argenta costituisce a tutti gli effetti un profondo restyling, più che un vero e proprio nuovo modello. Conserva infatti un’impostazione a tre volumi ed elementi quali il pianale e il giroporte della progenitrice, oltre a vari dettagli estetici. Diversi sono invece il frontale e la coda, entrambi alti e squadrati. Questi sono caratterizzati da grandi gruppi ottici rettangolari e da massicci paraurti in plastica, raccordati da vistosi fascioni laterali sempre in plastica. Anche gli interni sono rivisti, mentre la meccanica è ripresa in toto dalla 132. Proprio il taglio generale, non più in linea con i gusti della clientela dell’epoca, ha fatto sì che la Argenta stentasse a imporsi sul mercato finendo pensionata dopo una breve carriera. Prima di uscire di scena e di lasciare il posto in listino alla più moderna Croma, la Argenta ha comunque fatto in tempo a beneficiare di un restyling, nel corso del 1983. Questo ha enfatizzato le forme geometriche della carrozzeria ed è stato accompagnato da un allargamento della carreggiata anteriore, che ha migliorato il comportamento stradale. 
I MOTORI DELLA FIAT ARGENTA USATA
La Fiat Argenta è una vettura con uno schema meccanico tradizionale. Ha infatti i motori sistemati in posizione anteriore longitudinale, la trazione posteriore e il retrotreno ad assale rigido. Al lancio è stata introdotta a catalogo con due propulsori a benzina, con cilindrate 1.600 e 2.000, e un 2.500 diesel. In occasione del facelift del 1983 ha poi debuttato la versione 2.500 Turbo D, spinta dal primo motore a gasolio turbocompresso mai montato dalla Casa piemontese. Attorno alla metà del 1984 è apparsa infine la Argenta VX (o SX a seconda dei mercati) equipaggiata con il propulsore a quattro cilindri bialbero di 1995 cm³ dotato di compressore volumetrico. Grazie alla sovralimentazione, la sua potenza massima raggiunge i 135 CV, dato di tutto rispetto per quegli anni. A livello di trasmissione il cambio manuale è una costante dei vari annunci.
PRO E CONTRO DELLA FIAT ARGENTA USATA
La Fiat Argenta ha come primo e indubbio punto di forza un buon grado di finitura. Il senso di qualità viene esaltato anche dall’adozione di rivestimenti di un certo tono per i sedili. Tutto contribuisce insomma a rendere l’ambiente a bordo accogliente e comodo. Il confort di marcia è ottimo, penalizzato solo in parte da una taratura delle sospensioni abbastanza rigida e da una certa rumorosità meccanica, evidente soprattutto nel caso delle unità diesel. Tra i punti deboli degli esemplari più datati si segnala poi una modesta tenuta di strada, che rende un po’ impegnativa la guida brillante sul bagnato. Sulle Argenta successive al giungo del 1983 il quadro tuttavia migliora complici le modifiche all’avantreno di cui sopra.
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                            I MOTORI DELLA FIAT ARGENTA USATA
La Fiat Argenta è una vettura con uno schema meccanico tradizionale. Ha infatti i motori sistemati in posizione anteriore longitudinale, la trazione posteriore e il retrotreno ad assale rigido. Al lancio è stata introdotta a catalogo con due propulsori a benzina, con cilindrate 1.600 e 2.000, e un 2.500 diesel. In occasione del facelift del 1983 ha poi debuttato la versione 2.500 Turbo D, spinta dal primo motore a gasolio turbocompresso mai montato dalla Casa piemontese. Attorno alla metà del 1984 è apparsa infine la Argenta VX (o SX a seconda dei mercati) equipaggiata con il propulsore a quattro cilindri bialbero di 1995 cm³ dotato di compressore volumetrico. Grazie alla sovralimentazione, la sua potenza massima raggiunge i 135 CV, dato di tutto rispetto per quegli anni. A livello di trasmissione il cambio manuale è una costante dei vari annunci.
PRO E CONTRO DELLA FIAT ARGENTA USATA
La Fiat Argenta ha come primo e indubbio punto di forza un buon grado di finitura. Il senso di qualità viene esaltato anche dall’adozione di rivestimenti di un certo tono per i sedili. Tutto contribuisce insomma a rendere l’ambiente a bordo accogliente e comodo. Il confort di marcia è ottimo, penalizzato solo in parte da una taratura delle sospensioni abbastanza rigida e da una certa rumorosità meccanica, evidente soprattutto nel caso delle unità diesel. Tra i punti deboli degli esemplari più datati si segnala poi una modesta tenuta di strada, che rende un po’ impegnativa la guida brillante sul bagnato. Sulle Argenta successive al giungo del 1983 il quadro tuttavia migliora complici le modifiche all’avantreno di cui sopra.
            
                    
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