MG ZR

Per inquadrare in maniera adeguata la MG ZR occorre tornare con la memoria ai primi anni Duemila ed esattamente al 2002. Nel tentativo di rilanciare un'immagine a quell’epoca un po' appannata, la Rover decide di puntare sulla tradizione sportiva del marchio MG, che gravita nella sua orbita. Proprio per questo motivo allestisce versioni speciali delle sue berline. La MG ZR viene dunque a rappresentare la variante pepata della due volumi Rover 25. Rispetto alla vettura di partenza, la MG ZR mantiene invariati i lamierati ed è offerta con carrozzeria sia a tre sia a cinque porte. Il look è comunque più grintoso, grazie all’adozione di nuovi fascioni paraurti, di vistose appendici aerodinamiche e di cerchi maggiorati. Per enfatizzare maggiormente la loro indole da hot hatch, le versioni più performanti ricorrono anche a un assetto ribassato. La personalizzazione tocca pure l’abitacolo, dove le classiche finiture in legno lasciano il posto a materiali più giovanili. Le MG ZR successive al 2004 beneficiano di un restyling che introduce forme un po’ più spigolose per il frontale e nuovi arredi nell’abitacolo.

I MOTORI DELLA MG ZR USATA
Nell’arco della sua carriera la MG ZR è stata proposta in Italia con tre motorizzazioni. Partendo da quelle a benzina, l’entry level è costituito da un 1.400 aspirato da 103 CV che equipaggia la ZR 105. La vera punta di diamante del listino è però la ZR 160, che è spinta da una versione potenziata del quattro cilindri Rover VVC di 1.800 cm3. Grazie alle modifiche all’impianto di alimentazione e a quello di scarico, la potenza raggiunge i 160 CV a ben 7.000 giri. Le sue prestazioni brillanti, con uno 0-100 liquidato in soli 7,8 secondi, la rendono allettante anche per gli appassionati delle youngtimer più vivaci. A completare il quadro ci sono poi le MG ZR a gasolio. Due le turbodiesel in cui ci si può imbattere: sono la ZR 100 TD e la ZR 115 TD, con i numeri che ancora una volta danno un’idea della potenza. Tutte queste MG sono dotate di cambio manuale a cinque marce e scaricano a terra la potenza sulle ruote anteriori.

PRO E CONTRO DELLA MG ZR USATA
Non occorre molto tempo a individuare il primo pregio della MG ZR. La compatta britannica permette infatti al pilota di assumere una posizione di guida corretta. I comandi principali sono ben disposti e si prestano bene anche all’uso sportivo della vettura. La plancia per quanto sia ben realizzata, denuncia invece il fatto di provenire da una utilitaria. La sua impostazione è un po’ datata e lo si nota per disposizione un po’ infelice di alcuni pulsanti e comandi secondari. Una volta su strada, le promesse fatte dal look sono quasi tutte mantenute, specialmente nel caso della ZR 160. Il suo motore, ruvido e con una marcata sonorità dal timbro quasi corsaiolo, spinge forte e sale di giri con decisione sino all'intervento del limitatore. Il cambio, duro da azionare ma preciso negli innesti, è caratterizzato da rapporti ravvicinati. La tenuta è elevata, anche grazie alla taratura specifica di molle e ammortizzatori. Giudizio al contrario meno positivo per lo sterzo, perfettibile quanto a precisione e progressività.
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