Suzuki Swift
I MOTORI
Consultando le inserzioni relative alle Suzuki Swift prodotte prima del 2017, può capitare di imbattersi in qualche esemplare DDiS a gasolio, spinto dal motore turbodiesel Fiat MultiJet 1.3. Sono le poche eccezioni alla regole che vuole le Swift spinte da motori a benzina. In passato, ha tenuto banco un 1.3 VVT con fasatura variabile delle valvole. Per l’ultima generazione, Suzuki ha puntato sul quattro cilindri aspirato 1.2 Dualjet e sul tre cilindri turbo 1.0 Boosterjet: entrambi sono stati proposti anche in versione ibrida, con il modulo mild hybrid Shvs, ma tra le occasioni di seconda mano non mancano le Swift allestite con impianti Brc a Gpl. A completare un quadro tra i più variegati del segmento B ci sono gli esemplari con il cambio automatico, in verità piuttosto rari, e quelli con la trazione integrale, già più numerosi. Infine, è doveroso menzionare le versioni tuttopepe Sport, prima vendute con un motore 1.6 aspirato, quindi con un 1.4 turbo e - da poco - anche in variante Hybrid.
PRO E CONTRO
La massa ridotta assicura alle Suzuki Swift un comportamento stradale facile e sempre omogeneo. Gli esemplari di ultima generazione, in particolare, pesano meno di una tonnellata e assicurano un gran divertimento alla guida, anche se lo sterzo pecca un po' a livello di feeling. La leggerezza consente scatti brillanti e influisce positivamente anche sui consumi e sulla frenata, che rimane incisiva anche dopo un uso intenso. La lotta ai chili in eccesso ha imposto qualche compromesso sul fronte delle finiture, con plastiche talvolta dall’aria un po’ economica, ma non si devono fare rinunce in materia di dotazioni: sin dall’allestimento base, infatti, le Swift hanno i equipaggiamenti completi, che per le vetture più recenti comprendono raffinati sistemi elettronici di sicurezza e di assistenza alla guida.