Toyota Urban Cruiser
I MOTORI
La Toyota Urban Cruiser è un’auto dalla doppia personalità e la Casa giapponese l’ha proposta con due meccaniche, ognuna capace di mettere in risalto una delle due anime che convivono in questo modello. Per sottolineare la prima parte del nome e dunque la vocazione urbana di questo modello c’è un 1.3 a benzina da 100 CV e 132 Nm di coppia abbinato alla trazione anteriore. Per fare emergere invece l’indole più avventurosa e la voglia di mettere le ruote anche fuori dall’asfalto c’è invece un 1.4 D-4D turbodiesel che scarica i suoi 90 CV e 205 Nm di coppia su tutte e quattro le ruote, grazie a un sistema di trazione integrale AWD a controllo elettronico. Questo sistema manda di norma la forza motrice alle ruote anteriori, chiamando in causa quelle posteriori solo quando rileva una perdita di aderenza dell’avantreno. Sotto i 40 km/h il pilota può bloccare il differenziale centrale e la ripartizione della coppia con un rapporto 50:50 tra i due assi, una caratteristica che permette di affrontare situazioni anche impegnative. I due propulsori hanno come denominatore comune un cambio manuale a sei marce, con una sesta marcia ben demoltiplicata per tenere basso il regime alle andature autostradali.
PRO E CONTRO
La Toyota Urban Cruiser è una cittadina del mondo, che non ha paura di allontanarsi dai centri storici per imboccare le autostrade o qualche strada bianca. A renderla adatta a un impiego a 360 gradi è la taratura delle sospensioni, che si rivela valida un po’ per tutte le situazioni. Quando si affrontano le curve con piglio sportivo emerge un minimo di rollio, ma è un prezzo che vale la pana pagare per poter passare sulle buche e sul pavé senza troppi scossoni. A limitare un po’ la versatilità d’impiego, quanto meno in compagnia, è la ridotta capacità del bagagliaio, per il quale i 305 dm3 dichiarati come volume standard paiono alla prova dei fatti un po’ ottimistici. Discreti i freni, resistenti all’affaticamento, ma con spazi d’arresto un po’ lunghi.