DR3
I MOTORI
In attesa che prenda piede la gamma elettrificata, gli annunci che riguardano le DR dr3 di seconda mano hanno come protagonista un unico motore, il quattro cilindri 1.5 aspirato, proposto con diverse alimentazioni. Accanto ai classici esemplari a benzina, si trovano infatti due unità bifuel, a benzina e metano oppure a benzina e Gpl, che risultano le più diffuse. In ogni caso, la potenza dichiarata è la medesima, 106 CV, con una coppia di 135 Nm. Si tratta di valori modesti, specie se rapportati a quelli vantati dalle concorrenti sovralimentate, che costringono a lavorare molto con il cambio per ottenere spunti vivaci. Nessuna alternativa sul fronte trasmissione: tutte le dr3 adottano infatti un cambio manuale a cinque marce e la trazione anteriore.
PRO E CONTRO
La DR dr3 si fa apprezzare per la buona dotazione di accessori in rapporto alla fascia di mercato. Su tutti gli esemplari si trovano di serie vernice metallizzata bicolore, vetri posteriori oscurati, cerchi da 17 pollici e tetto panoramico apribile elettricamente, oltre che retrocamera, sensori di parcheggio posteriori e un impianto di infotainment collegabile agli smartphone più diffusi. Le poche lacune dell’equipaggiamento riguardano, però, alcuni importanti sistemi elettronici di sicurezza e di assistenza alla guida. Il confort di marcia è buono alle andature intermedie, mentre con il salire della velocità emerge una certa rumorosità di fondo. Anche lo sterzo e i freni dimostrano di gradire poco la guida sportiva. Il primo, impreciso e lento nel trasmettere i comandi, non assicura un gran feeling al pilota. I freni, da parte loro, lavorano abbastanza bene sui fondi asciutti e uniformi, ma vanno un po’ in crisi sulle superfici che offrono poco grip o con aderenza differenziata, allungando gli spazi d’arresto.