Toyota Aygo
I MOTORI
La Aygo ha avuto successo, specie con il motore mille a tre cilindri a benzina, mentre pochi sono gli esemplari spinti dal turbodiesel 1.4 aspirato, parco nei consumi ma un po’ ruvido nell’uso urbano. L’1.0 VVT-i si trova abbinato sia al cambio manuale sia a quello robotizzato MMT, una vera rarità nel segmento A. Questo tipo di trasmissione non brilla per rapidità nei passaggi di marcia ma si dimostra comunque pratica per chi viaggia spesso nel traffico più intenso. Con il restyling del 2018 la potenza massima ha superato la simbolica soglia della settantina di cavalli, raggiungendo quota 72 CV.
PRO E CONTRO
La Toyota Aygo si fa apprezzare soprattutto per i consumi ridotti, che si traducono anche in una buona autonomia quando si decide di intraprendere un lungo viaggio. Le dimensioni contenute della carrozzeria rendono facili le manovre di parcheggio in città, ma impongono come rovescio della medaglia una scarsa capacità di carico quando si lascia in posizione normale lo schienale posteriore: anche sugli esemplari più nuovi, il volume utile è ben lontano dai 200 litri. Migliorabile è anche l’impianto frenante misto dischi-tamburi, col quale l’Aygo va un po’ lunga.