L’intelligenza artificiale supporta nuove funzioni del sistema antifurto LoJack, come quella che individua automaticamente movimenti sospetti dei veicoli e permette di avviare prima le attività di ricerca, aumentando le possibilità di ritrovamento. Il dispositivo basato sulla radiofrequenza e supportato da una centrale operativa attiva 24 ore su 24, che coordina specialisti dedicati a coadiuvare l’azione delle forze dell’ordine, adesso è in grado di individuare una serie di comportamenti sospetti del mezzo e di contattare il conducente, il fleet manager e la società di noleggio per verificare se, per esempio, la presenza di notte su percorsi vicini ai confini, in prossimità di aree portuali, o la stessa disattivazione del dispositivo debbano considerarsi parte dell’attività o richiedano un intervento. Secondo LoJack, le possibilità di ritrovamento di un veicolo rubato, passate le 48 ore, si riducono del 58%. Sempre secondo il fornitore del servizio, l’aumento del livello di sicurezza è stato agevolato dall’aumento della partecipazione di Dat (Deutschland automobil treuhand) nella piattaforma High mobility, che fornisce a LoJack accesso standardizzato e in tempo reale ai dati delle auto connesse di 29 marchi automobilistici. Un consolidamento attraverso il quale l’azienda conta di sviluppare ulteriormente la piattaforma.
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