È stato l’anno dei leggeri al Solutrans, salone francese del veicolo commerciale e industriale (in corso a Lione fino al 22 novembre). In primo piano la premiere del Renault Trafic di quarta generazione. L’arrivo nelle concessionarie è previsto per fine 2026, ma il lancio a Lione è l’atto d’avvio della campagna di lancio dell’ampio programma da cui il Trafic prende vita. Una famiglia di furgoni elettrici nati da una cooperazione tra il gruppo Renault, Volvo AB (proprietaria di Volvo Trucks e Renault Trucks) e l’operatore logistico francese CGA-CGM, che ha dato vita a una società specifica battezzata Flexis. Quelli a marchio della Régie riprendono nomi storici: Trafic (furgone), Goelette (la sua declinazione pianale cabinato, che però a Lione, curiosamente, è esposta con il nome Trafic, allestito con una cella frigo Petit Forestier) ed Estafette (il furgone per l’e-commerce e l’ultimo miglio). Il Trafic riprende, con un motore elettrico da 150 kW-2024 CV montato posteriormente, le volumetrie dell’attuale generazione, pur essendo più corto: 4,87 metri col passo standard (28 cm in meno del Trafic III) o 5,27 con l’interasse lungo -21 cm). Con una larghezza di 1,92 m, dichiara un diametro di sterzata minore di quello di una Clio: 10,3 m. Due le batterie, con autonomia fino a 600 km. Il software è aperto alle app del cliente e consente una costante connessione ed esportazione dei dati. Flexis aggiunge l’offerta di un’applicazione gestionale multimarca per flotte, aperta all’interazione con altri sistemi delle aziende per facilitare sul piano organizzativo il passaggio a forme di alimentazione a impatto zero; questa interoperabilità è frutto, fra l’altro, dell’esperienza di Volvo nei sistemi di fleet management dei veicoli industriali.
Il PV5 anche chassis
Punta sul full electric anche Kia con il PV5, mediocompatto con cui la Casa coreana è rientrata nel mercato europeo dei commerciali. Nasce su una piattaforma globale completamente nuova con sbalzi molto ridotti e sarà disponibile come minibus, lamierato o pianale per allestitori. È già entrato nel Guinness dei primati per aver percorso a pieno carico e in condizioni di traffico reale 693,38 km. Del furgone e del Passenger per trasporto persone vi abbiamo raccontato già tutto. Il Solutrans è stato l’occasione per osservare la versione definitiva dell’autotelaio da carrozzare. Kia ha accordi con 50 allestitori europei; alcuni di essi forniscono kit per il montaggio in fabbrica. Lo chassis può essere “vestito” con cassoni, furgonature gran volume da 5,7 a 7,9 metri cubi, casse isotermiche fino a 6,1 metri cubi, oppure con un allestimento autonegozio come quello esposto al Solutrans; tutti hanno a disposizione un margine di portata utile sul telaio di 1.065 kg. Scendendo di dimensioni segnaliamo l’esordio del Linxys, un microvan da 358 kg di portata e 90 km/h grazie a un motore da 15 kW nominali e 30 di picco, con un nuovo frontale su un corpo vettura tipico della produzione cinese. Elettrico anche il Citroën ë-Berlingo trasformato in 4x4 dalla Dangel, con l’aggiunta di un motore posteriore da 10 kW, protezione sottoscocca e sospensioni rialzate; la trasformazione può essere abbinata al pack cantiere con grip control. Dalla compagnia petrolifera Aramco, una trasformazione a idrogeno endotermico del furgone grande Stellantis Pro One: monta un diesel da 2,2 litri trasformato per l’alimentazione con il gas a media pressione, che eroga 140 CV.
Elettrico per i medi, idrogeno per i pesanti
Nel campo dei veicoli industriali, la MAN sembra essere l’unica a credere in un segmento di camion elettrici che potrebbe aver interessanti applicazioni per una ristrutturazione della logistica urbana: quello dei medi; il rapporto tra tara e portata e tra tara e ingombro di questa taglia di camion è decisamente più favorevole rispetto ai classici “patente B” ormai largamente utilizzati. Al Solutrans ha esordito l’eTGL da 11,99 t di peso totale allestito con cella isotermica. Ha due batterie da 160 kWh; l’alimentazione del gruppo frigo riduce l’autonomia a 260 km dai 310 della versione furgone o cassone. A fianco dell’eTGL, il trattore pesante TGX con motore termico a idrogeno e il nuovo TGX Lion’s Power con il diesel da 16,8 litri e 520 CV, compatibile con l’HVO. La turca BMC ha scelto il Solutrans per l’esordio del pesante per trasporti internazionali che mancava alla sua gamma; si chiama Pro-L, ha una cabina a tetto alto con pavimento piatto che tradisce dentro e fuori ispirazioni da un po’ tutti i modelli europei degli ultimi anni; il motore è un 12,9 litri da 520 o 560 CV e il cambio è uno ZF Traxon. Infine, per i nostalgici, la carrozzeria Brevet ha ricreato lo Scania serie T, arretrando cabina di la guida di un serie S attuale per ricavarne un “musone” con un cofano di sua produzione, ma chiaramente ispirato a quello della Serie 4 (l’ultima con i musoni originali Scania). Un’operazione simile a quella già attuata anni fa dalla Charled Feitjes con gli Iveco Strator e dalla Veldhuizen con gli stessi Scania.
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