È allarme truffe online delle patenti facili in Italia. A lanciarlo è l’Unasca autoscuole, che denuncia il proliferare di siti illegali: promettono l’ottenimento della patente in tempi brevi e modi illeciti, a prezzi ultra low cost, con lezioni seguite dalla poltrona di casa. Non viene così rispettato l’obbligo di frequentare i corsi in presenza, visto che l’e-learning in questo settore è proibito dalle normative (decreto ministeriale 317/1995). Spesso, dietro compenso, i portali in questione promettono anche aggirare l’esame teorico previsto dalla legge (il test da fare in Motorizzazione): tutto facile e immediato, per non studiare il Codice della strada, né sottoporsi allo stress dei quiz a risposta multipla. Alcuni portali si spingono oltre, garantendo addirittura il superamento della prova pratica senza le ore di guida necessarie: insomma, la patente in poco tempo dietro compenso.
Vittime o complici? Chi architetta la frode riesce a mettere in trappola i malcapitati con siti web dalla grafica accattivante, utilizzando nomi che richiamano denominazioni ufficiali, e abbindolando la vittima tramite l’uso di parole inglesi come "e-learning", o di acronimi che suonano bene come Fad (formazione a distanza). Si gioca sull’equivoco, con richiami al distanziamento obbligatorio in voga durante la pandemia di Covid. Il tutto condito dallo sfruttamento illegale di loghi e immagini di autoscuole realmente esistenti, ignare del raggiro. In più, diversi soggetti caduti nella rete si sono visti estorcere dati personali, finanziari e codici di accesso (phishing). Esiste però anche un secondo tipo di utilizzatore dei portali incriminati, ossia chi sa perfettamente che il sito in questione organizza una truffa bell’e buona, e ne approfitta per cercare di superare l’ostacolo del test di teoria: un furbetto che alla fine si vede solo spillare quattrini.
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