E si scoprì che il mercato dell'auto elettrica non "tira". I più grandi Costruttori hanno investito fior di miliardi sulle vetture a batteria e non passa salone dell'auto - l'ultimo in ordine cronologico, quello di Francoforte - dove non vengano presentate decine di nuovi modelli "alla spina". Eppure il mercato europeo non risponde come dovrebbe. È fuor di dubbio che il prezzo per passare a una emissioni zero è ancora tutt'altro che competitivo. Ma questa non è l'unica motivazione.
Gli incentivi non bastano. Secondo una ricerca di mercato di Jato Dynamics, infatti, gli incentivi promossi da alcuni Governi del Vecchio Continente non hanno spinto le vendite di auto elettriche come ci si attendeva, anche perché - secondo la società inglese - i clienti non sono infuenzati soltanto dal prezzo o dai bonus, ma anche da fattori diversi. I numeri parlano da soli. La Germania, per esempio, rappresenta il mercato leader in Europa, con 1.020 unità consegnate nel primo semestre del 2011, pur con uno dei contributi statali più bassi: solo 380 euro. Per contro, la Danimarca che offre incentivi fiscali fino alla bellezza di 20.588 euro, nello stesso periodo ha registrato solo 283 veicoli venduti, mentre in Spagna e Regno Unito che propongono contributi quasi identici, 6.500 e 6.400 euro, sono stati commercializzati rispettivamente 599 e 122 vetture elettriche. In Italia, dove è in vigore una sovvenzione fino a 1.200 euro ne sono state immatricolare soltanto 103.
Parcheggi e infrastrutture. "Queste grosse discrepanze - ha spiegato Gareth Hession, a capo della ricerca di Jato Dynamics - evidenziano la bassa incidenza del prezzo sulle decisioni di acquisto. È ragionevole pensare che le vendite siano più influenzate da fattori come il grado di urbanizzazione, la maturità del mercato e lo sviluppo delle infrastrutture necessarie". Altri elementi determinanti sono rappresentati anche dalla possibilità di utilizzare le corsie preferenziali e i parcheggi nei centri cittadini oppure dall'esenzione dal pagamento della congestion charge prevista in alcune metropoli come Londra.
5.222 in tutta Europa. "Nella situazione attuale - ha sottolineato ancora Hession - anche i contribuiti più sostanziosi non tengono conto delle preoccupazioni degli automobilisti riguardo all'utilizzo delle vetture elettriche nella vita quotidiana. Sarà fondamentale, non solo per i Governi, ma anche per i produttori cercare di valutare meglio questi fattori se vogliono coinvolgere maggiormente il cliente e aumentare le vendite". Nel primo semestre dell'anno nei 15 Paesi europei presi in esame sono state vendute 5.222 auto elettriche, contro le 507 dell'analogo periodo del 2010, pari a una quota di mercato dello 0,07%.
Roberto Barone
Qui sotto, le vendite di auto elettriche suddivise per Paese (tra parentesi, l'entità degli incentivi governativi):
1. Germania - 1.020 (380 euro)
2. Francia - 953 (5.000 euro)
3. Norvegia - 850 (17.524 euro)
4. Regno Unito - 599 (6.400 euro)
5. Austria - 347 (2.571 euro)
6. Danimarca - 283 (20.588 euro)
7. Paesi Bassi - 269 (4.936 euro)
8. Spagna - 122 (6.500 euro)
9. Svezia - 111 (470 euro)
10. Italia - 103 (1.200 euro)
11. Portogallo - 93 (9.442 euro)
12. Belgio - 85 (10.907 euro)
13. Repubblica Ceca - 43 (271)
14. Irlanda - 36 (5.000 euro)
15. Romania - 2 (3.700 euro)
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