Negli ultimi anni, chi abita nelle grandi città italiane ha cominciato a vederne qualcuno in giro: il Birò, quadriciclo elettrico prodotto dalla friulana Estrima, ha già tagliato il traguardo dei mille esemplari, la metà dei quali, all'incirca, è stata commercializzata all'estero.
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La nuova batteria Re-Move. Ora, per la carriera del piccolo commuter a zero emissioni, è arrivato un momento molto importante: la Casa che lo produce ha presentato oggi una nuova batteria rimovibile, che per l'appunto prende il nome di Re-Move, e che si può trasportare con un apposito trolley incorporato, fino a una qualunque presa di corrente domestica.
Come un piccolo trolley. L'idea è semplice e funzionale: l'accumulatore, che pesa 26 kg, è sistemato nella parte posteriore del veicolo e scorre su un apposito binario, sul quale può essere trascinato grazie alla sua maniglia telescopica, del tutto analoga a quella dei normali trolley. L'obiettivo dichiarato della Estrima è quello di fornire una soluzione agli utenti che non hanno la possibilità di ricaricare il veicolo in un garage privato.
Autonomia di 40 km. La batteria, agli ioni di litio, è collocata in una posizione diversa rispetto a quella non estraibile: per questioni di peso e ingombri, inoltre, la Re-Move viene offerta solo nel "taglio" da 40 km d'autonomia, e non in quello da 70 km, che non avrebbe consentito una manovrabilità agevole. La ricarica completa da una presa domestica richiede 4 ore, ma è anche possibile ottenere 5 km di autonomia con ricariche rapide da 20 minuti, che possono ampliare il range di utilizzo quotidiano, come sottolineato dalla Estrima.
Gli obiettivi commerciali. L'introduzione di questa novità, porterà - secondo le previsioni della Casa -, a un volume commerciale di 2.000 unità nel 2014, grazie anche a una più forte penetrazione nel settore business, con un utilizzo crescente previsto da parte di amministrazioni pubbliche, strutture turistiche e noleggi. Questi ultimi, grazie alla possibilità di sostituire la batteria con una già "piena", potranno azzerare i tempi morti delle ricariche.
I prezzi. La Re-Move è garantita dalla Estrima per due anni o 2.500 cicli di ricarica. Il costo per il suo acquisto è di 3.990 euro (2.500 in più rispetto a quella al piombo), ma sono disponibili anche canoni di noleggio mensile, che circoscrivono il costo d'acquisto ai 6.990 euro del veicolo senza accumulatori.
Nuovi soci e nuovi mercati. L'idea del Birò, e i suoi più recenti sviluppi tecnici, hanno attirato l'interesse di importanti investitori: a credere nel progetto, in particolare, è stato Renzo Rosso, fondatore e proprietario della Diesel, che ha recentemente acquisito il 30% della Estrima. Oltre che in Italia, l'azienda è presente a livello di distribuzione in numerosi paesi europei (a partire dall'Olanda, dove a maggio ha inaugurato il primo punto vendita monomarca) e in Argentina, che da giugno è diventato il primo mercato al di fuori dei confini continentali.
Imbattibile in città. Nella nostra presa di contatto, il piccolo quadriciclo non ha faticato a mettere in mostra tutti i suoi innegabili pregi. Il Birò è un mezzo pensato esplicitamente per dare il meglio in città, e grazie alla combinazione di dimensioni "tascabili", visibilità ai massimi livelli e trazione elettrica, si può davvero andare ovunque, in barba alle zone a traffico limitato e alla cronica assenza di parcheggio. Problemi che sembrano improvvisamente sparire quando si è a bordo di un mezzo largo 103 cm e lungo 174, semplicemente imbattibile da un'auto convenzionale nelle "discipline" in cui se la cava meglio.
Lo spazio non abbonda. Va detto, d'altro canto, che alcune scelte progettuali hanno il loro rovescio della medaglia. Per avere a disposizione un mezzo così compatto bisogna essere disposti a qualche rinuncia in termini di abitabilità e bagagliaio: con il passeggero seduto di fianco si sta un po' strettini, e il piccolo vano dietro i sedili contiene con qualche impaccio la nostra ventiquattr'ore nel senso della lunghezza, l'unico in cui è possibile sistemarla.
Non ha il fiato corto. Per quanto riguarda le prestazioni, al Birò non manca niente per l'utilizzo cui è destinato: lo spunto dei motori elettrici sistemati nelle ruote posteriori garantisce partenze e disimpegni rapidi, e grazie alla levetta "Boost" si dispone di un allungo sensibilmente migliore. Chiarito questo, va detto che la corsia di sorpasso delle strade a scorrimento veloce non è certo il suo terreno di caccia, anche perché il veicolo - omologato come quadriciclo leggero - raggiunge una velocità massima di 45 km/h.
Un veicolo semplicemente diverso. Dotato di quattro freni a disco e di una struttura tubolare in acciaio, il veicolo non è però provvisto di equipaggiamenti come le cinture di sicurezza, gli airbag o il climatizzatore. Il Birò, d'altra parte, non è - né ha la pretesa di essere - un'auto nel senso tradizionale del termine, e sarebbe fuorviante giudicarlo secondo parametri che adottiamo per prodotti dalle caratteristiche decisamente più convenzionali. La Estrima, del resto, non usa formule tradizionali quando si riferisce al suo prodotto, puntando piuttosto sull'espressione "personal commuter". Che forse, è proprio quella più adatta.
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