Italdesign
L'atelier compie 50 anni - FOTO GALLERY

Mancano ormai solo pochi giorni al 13 febbraio, quando ricorrerà il cinquantesimo anniversario dalla fondazione della Italdesign. In quella data del 1968 due soci, il designer Giorgetto Giugiaro e il progettista Aldo Mantovani - 30 anni uno, 40 l’altro - fondano quella che inizialmente si chiama Studi Italiani Realizzazione Prototipi Spa e che poco dopo cambierà denominazione in Italdesign. Entrambi arrivano dalla Fiat: Mantovani l’ha lasciata nel 1963 per dedicarsi alla progettazione free lance, Giugiaro persino prima, nel 1959, visto che ci si è giusto fatto le ossa per poi passare alla Bertone e quindi alla Ghia. I due vengono convocati in un bar di Torino nel 1967 da Rudolf Hruska, ingegnere dell’Alfa Romeo, che chiede loro se se la sentono di disegnare il guscio di un futuro modello che dovrà essere fabbricato a Pomigliano d’Arco, vicino a Napoli, e avrà la trazione anteriore. 

Dall’Alfa alla Volkswagen. Se la sentono eccome: Giugiaro si licenzia e si mettono in società. In pratica, la Italdesign è nata per realizzare quella che, nel 1971, sarebbe diventata l’Alfasud, auto straordinaria e di rottura non solo sul piano del design e che si sarebbe giocata almeno in parte la reputazione per la pessima qualità delle lamiere, specie nella prima serie. Ma intanto il treno era partito e l’Italdesign correva forte. Disegnò la prima Golf, quella tutta spigoli del 1974, e centinaia di altre vetture, sia di serie sia prototipi. 

Dalle lavatrici agli yacht. Ma non solo automobili: come centro di design e progettazione a tutto tondo l’azienda di Moncalieri, alle porte di Torino, dà forma a oggetti di uso quotidiano che più diversi non si potrebbe, dai treni alle lavatrici, dalla pasta agli yacht, dalle bottigliette ai logo aziendali, dagli interni degli aerei ai telefoni pubblici. Negli ultimi dieci anni cambia per tre volte l’assetto della società: il 5 febbraio 2007 Mantovani cede a Giugiaro la sua metà dell’azienda che il 25 maggio 2010, attraverso la sussidiaria dell’Audi Lamborghini, passa (al 90,1%) al gruppo Volkswagen. Il quale acquisisce anche il restante 9,9% il 2 luglio 2015. Oggi impiega mille addetti attivi nel campo dell’industrial design, della prototipazione, dell’engineering.