Il Politecnico di Milano ha inaugurato un nuovo simulatore di guida, il DriSMi, realizzato in collaborazione con Regione Lombardia. Installato all'interno di uno dei laboratori dell'università meneghina, verrà utilizzato per sviluppare nuove tecnologie per la guida assistita, collaudare componenti prima che vengano messe in produzione e verificare il comportamento delle automobili in situazioni rischiose. Il simulatore, nuova punta di diamante del Cluster Lombardo della Mobilità, supporterà le attività di ricerca dell'ateneo lombardo insieme al sistema statico già presente all'Università di Brescia, ma sarà disponibile anche per aziende esterne interessate a collaudare i propri prodotti prima di creare dei prototipi veri e propri: tra i partner dell'iniziativa figurano anche grandi nomi della componentistica come Brembo, Marelli e Pirelli.
Il simulatore DriSMi del Politecnico di Milano
Il simulatore. Quello installato nella sede di Bovisa del Politecnico di Milano è il primo sistema DiM400 al mondo ed è costato 5 milioni di euro, due dei quali finanziati dalla Regione. I ricercatori del Politecnico hanno scelto un simulatore compatto ma non per questo meno valido rispetto a quelli utilizzati da alcuni costruttori automobilistici che, per le loro dimensioni, richiedono interi capannoni per essere installati. Il sistema impiegato nell'università milanese è composto da un abitacolo dove il collaudatore può sedersi e da una base sulla quale sono installati degli attuatori che muovono la struttura per simulare le accelerazioni e le vibrazioni. Per rendere ancor più reale l'esperienza di guida, il simulatore si muove all'interno di un'area dedicata grazie a un sistema di cavi, totalmente sviluppato in Lombardia, che permette di tenere basso il baricentro della piattaforma. Questa soluzione permette, tra le altre cose, di effettuare dei cambi di corsia in scala 1:1, fornendo così delle sensazioni di guida molto vicine a quelle di un'auto vera e propria. La scelta di utilizzare un sistema di questo tipo è dovuta anche alla bassa latenza: rispetto ai mastodontici simulatori utilizzati da alcune aziende, il DriSMi è molto più rapido nel rispondere agli input, a tutto vantaggio del realismo.

A servizio della guida autonoma. Le tecnologie di guida assistita sono già oggi presenti su molte auto, ma la nuova frontiera della mobilità è rappresentata dalla guida autonoma. Il Politecnico di Milano ha iniziato da diversi anni a studiare i sistemi driverless e di recente ha acquisito anche un robotaxi: il nuovo simulatore servirà ai ricercatori per collaudare nuovi algoritmi, tecnologie e soluzioni per le vetture del futuro. L'introduzione delle auto a guida autonoma non avrà un impatto solo sulla mobilità, ma anche sull'economia di intere nazioni. Secondo le stime dell'osservatorio del Politecnico, infatti, entro il 2035 in Europa saranno presenti su strada 10 milioni di veicoli autonomi e 18 milioni di mezzi parzialmente autonomi, per un giro d'affari che si aggirerà attorno ai 40 miliardi di euro.
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