La spettacolarizzazione dello sport non mi è mai piaciuta. Lo sport è competizione, punto. Ma a chi piacciono le gare di Formula per come sono, senza contorni? Solo a pochi appassionati. Così la Formula 1, con la nuova gestione Liberty Media, s’è inventata un mondo dietro alle gare, creando eventi che coinvolgono i fan e aprono la porta a un pubblico totalmente inatteso. Fatto di ragazze che muoiono dietro agli occhi di Leclerc e di famiglie che portano i loro bambini a vedere le macchine da corsa, per poi godersi il concerto del loro cantante preferito. Ormai la Formula 1 è così. E, da critico, mi sono dovuto ricredere quando ho visto il successo ottenuto da F1 75 Live, l’evento organizzato all’O2 Arena di Londra per presentare - tutte insieme, per la prima volta nella storia di questo sport - le livree delle monoposto che correranno la prossima stagione. E per festeggiare i 75 anni del Circus.
All 20 drivers. One epic show. The class of Formula 1 in 2025 🤩#F175LIVE pic.twitter.com/slZnmLR3z1
— Formula 1 (@F1) February 18, 2025
Rockstar. Invitato dall'Alpine - che mi ha consentito di vedere in anteprima la loro monoposto e di fare quattro chiacchiere con i piloti, il rodato Pierre Gasly e il rookie Jack Doohan (sì, il figlio di Mick, la leggenda delle due ruote), ascoltare le parole di Flavio Briatore e scambiare qualche battuta con Luca De Meo, ceo del gruppo Renault - mi sono mischiato tra le migliaia di fan accorsi a Londra per questa serata. Entrati nell’O2 Arena (un edificio enorme, dove si tengono concerti ed eventi sportivi) il colpo d’occhio è stato notevole, degno del concerto di una rockstar (sul confine dell'americanata...). La capienza è di 20 mila persone, ma tra palco ipertecnologico e “parcheggio” per le monoposto dietro le quinte ci saranno stati 15 mila spettatori. Tutti infoiati di Formula 1, pronti a urlare solo per aver sentito dallo speaker (un certo Jack Whitehall) il nome del loro pilota preferito.
Pulling back the pink curtain 🎀#F175LIVE @AlpineF1Team pic.twitter.com/RfJg5hyAMl
— Formula 1 (@F1) February 18, 2025
Bello, ma non per tutti. Tra "Miles on it" cantata live da Kane Brown, un'esibizione dei Take That (che sono rimasti in tre) e qualche nota di Machine Gun Kelly, la parte musicale più coinvolgente è stata quella di Brian Tyler, con il suo DJ set che ha accompagnato l’unveiling della Alpine. Che, a mio parere, è stato uno dei più belli insieme a quello dell’Aston Martin (svilito solo da un’ormai stanca riproposizione del dualismo con James Bond). Tra i più emozionati, quelli della McLaren, della Mercedes e della Ferrari. Non così memorabile, invece, quello della Red Bull, con un video dedicato agli appassionati di auto, che però non ha colto nel segno. E le reazioni del pubblico lo hanno dimostrato. Sarà per l’odio di molti verso questa scuderia (il team principal Chris Horner è stato l’unico a essere fischiato in massa, insieme alla Fia), sarà perché di “orange” a Londra ce n’erano davvero pochi. Tra magliette papaya, giacche rosse e qualche divisa Mercedes, all’O2 Arena se ne sono viste di tutti i colori. E questo è di certo un bene per la Formula 1, che con questi eventi vuole coinvolgere sempre più appassionati di ogni fascia d’età. Non per beneficenza, sia chiaro: i biglietti per l’evento (andati rapidamente sold out) partivano da circa 65 euro. E pure cibo e bevande erano venduti a peso d’oro (proprio come negli autodromi). Quattro hamburger e quattro birre? Quasi centocinquanta euro. È proprio vero che le corse sono uno sport per ricchi…
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