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Stati Uniti
Trump concede la grazia a Levandowski

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In una delle sue ultime decisioni da presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha concesso la grazia ad Anthony Levandowski, l’ex dipendente della Waymo e di Uber accusato di spionaggio industriale per aver trafugato informazioni relative ai sistemi di guida autonoma sviluppati dalla controllata di Google. L’ingegnere franco-americano, dopo essersi dichiarato colpevole, era stato condannato nell’agosto scorso a 18 mesi di carcere, che avrebbe dovuto iniziare a scontare al cessare dell’emergenza epidemiologica dovuta al Covid-19.

Le motivazioni. “Levandowski ha pagato un prezzo significativo per le sue azioni e ha intenzione di mettere a disposizione le proprie capacità per promuovere il bene pubblico” si legge nelle motivazioni - riportate dalla Reuters - addotte dalla Casa Bianca per il provvedimento. Una decisione sostenuta, secondo Capitol Hill, anche da diversi personaggi in vista del settore tecnologico, come Peter Thiel (cofondatore di PayPal). Nessuna dichiarazione sulla vicenda, invece, è ancora giunta da parte della Waymo, che aveva in precedenza accusato Levandowski di tradimento e definito la sentenza sul suo caso come “una vittoria per le leggi sul segreto commerciale”.

Il caso. Levandowski era stato assunto da Uber nel 2016 per formare il team dedicato allo sviluppo della guida autonoma e aveva trafugato dalla Waymo, azienda per la quale aveva lavorato in precedenza, circa 14 mila file riservati (inclusi programmi di sviluppo e bozzetti di prodotto) salvati sul proprio computer personale. La stessa Uber ha poi licenziato l’ingegnere, chiudendo con la Alphabet un accordo da 245 milioni di dollari.

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