Se non puoi battere l’avversario sul campo, cambia il campo. L’Europa sta già lavorando ai dazi sulle elettriche cinesi, ma gli americani potrebbero premere sull'acceleratore e staccare Bruxelles di varie misure. Lo anticipa il Wall Street Journal, per cui il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, è pronto ad annunciare un forte aumento dei dazi sulle Bev made in China, che passeranno dall'attuale 25% a quasi il 100%.
Contro Trump. Il democratico, che dovrebbe parlare martedì 14 maggio, chiude così la revisione sulle sanzioni imposte dell'ex presidente repubblicano Donald Trump e lo anticipa sul suo stesso terreno in vista delle elezioni del 5 novembre. Ma se Trump aveva scelto di alzare barriere generalizzate, Biden ha optato per la tattica opposta: i suoi dazi sono su prodotti specifici e puntano, oltre che al consenso elettorale, a tutelare il mercato e l’industria interni da un concorrente che per molti motivi (non da ultimo le leggi sul lavoro e i diritti civili) sembra impossibile da ostacolare.
"Un bagno di sangue". Le elezioni, dicevamo, sono alle porte e Biden dovrà vedersela con un Trump in piena ripresa e un generale malcontento dei suoi cittadini che vedono i grandi marchi Usa, come Ford, subire i contraccolpi delle politiche asiatiche. Non a caso, se dovesse perdere, il presidente avverte che ci sarà un "bagno di sangue" proprio per l’automotive a stelle e strisce. E pazienza se i nuovi dazi, che toccano anche chip, minerali, prodotti per il fotovoltaico e batterie, potrebbero far saltare gli obiettivi di riduzione delle emissioni e riaccendere la miccia in quei rapporti con Pechino che si muovono sempre sul filo del rasoio. In ballo c’è il secondo mandato.
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