Secondo indiscrezioni dell’Agence France-Presse, da mesi sono in corso discussioni tra la Renault e il ministero delle Forze armate: la Régie - invitata a contribuire alla riflessione su diversi progetti pilotati dalla Direzione generale degli armamenti (Dga) - ha condotto un’analisi approfondita su benefici e rischi. Tra i punti positivi, un complemento di attività in Francia e un’opportunità economica redditizia (mentre il mercato auto europeo balbetta, alle prese con mille incognite). Sull’altro piatto della bilancia, la sicurezza delle fabbriche francesi che produrrebbero i droni militari e dei sistemi informatici. Comunque, stando a un documento riservato visionato dall’Afp, l’azienda non mira a diventare un attore importante della Difesa e si impegnerebbe solo se il progetto non influenzasse la sua capacità di investimento nel core business: l’auto.