
In un paese moderno ci sono mille modi per far capire agli automobilisti che non sono solo un enorme limone da spremere, ma anche consumatori che meritano tutte le tutele del caso. Prendiamo l'Inghilterra: uno staff di ispettori ministeriali ha girato il paese in lungo e in largo per certificare l'efficienza e l'onestà delle officine di autoriparazione sparse per il Regno di Sua Maestà. Le magagne emerse sono svariate, ma le più frequenti si possono raggruppare in due grandi famiglie: prezzi troppo alti in relazione ai lavori fatti e, cosa ancora più grave, forti difficoltà nel mettere a fuoco i problemi reali delle vetture. Che fare? Una cosa molto semplice: secondo la rivista "Autocar", il dipartimento di tutela dei consumatori, Office of Fair Trading (OFT) ha deciso di assegnare un rating a ogni officina meccanica autorizzata, utilizzando lo stesso sistema di punteggio già adottato per gli alberghi. Il sistema di giudizio funzionerà in maniera molto semplice: gli ispettori dell'OFT visiteranno tutti gli autoriparatori prendendo visione di attrezzature e risorse umane. Dopodiché daranno un voto, da esporre all'esterno, espresso non in stelle come per gli hotel, ma in... chiavi inglesi: da una a cinque, ovvero da servizio pessimo a servizio impeccabile. E l'Italia? Beh, qui le chiavi inglesi se non stai attento te le tirano dietro.
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