La Saab è ufficialmente fuori dalla crisi. L'attività produttiva nell'impianto di Trollhättan, in Svezia, è ripresa il 27 maggio scorso dopo quasi due mesi di fermo. Tutto ciò grazie a un accordo con Pang Da, il più grande distributore di automobili cinese (oltre 1.100 concessionarie distribuite nel Paese), che ora sta proseguendo a grandi passi.
Alleanze strategiche. Swedish Automobile (nuovo nome della Spyker Cars, azienda olandese che a febbraio 2010 ha rilevato il marchio Saab dalla General Motors), Pang Da e Zhejiang Youngman Lotus, infatti, hanno formalizzato in questi giorni un protocollo d'intesa che prevede una partecipazione al capitale per un importo complessivo di circa 245 milioni di euro, oltre all'allenza strategica costituita da due join-venture tripartite, rispettivamente per la distribuzione e la produzione in Cina di automobili con il marchio Saab e di veicoli commerciali attraverso un "marchio figlio".
Evoluzione dell'accordo. Questo accordo rappresenta l'evoluzione di un precedente protocollo d'intesa firmato il 16 maggio da Spyker e Pang Da, che prevedeva un'alleanza strategica costituita da una joint-venture 50/50 per la distribuzione e una per la produzione. In base al patto a Saab spettava una quota pari fino al 50% con Pang Da, mentre un partner per la produzione ancora da selezionare doveva rilevare le quote rimanenti. Proprio la società Youngman è stata scelta sia come partner produttivo (avrà una partecipazione del 45%, Saab un altro 45% e Pang Da il 10%) sia distributivo (a Youngman andranno il 33% delle quote, a Pang Da il 34% e a Saab il 33%). In base al protocollo d'intesa, inoltre, Pang Da avrà una partecipazione in Swedish Automobile (ex Spyker Cars) per un importo complessivo di 65 milioni di euro con una quota pari al 24%, mentre Youngman avrà una partecipazione del 29,9%.
Roberto Barone
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