Dopo aver più volte espresso interesse per la fabbrica di Termini Imerese, la DR subentra ufficialmente alla Fiat nello stabilimento siciliano (come abbiamo anticipato nel numero in edicola di Quattroruote). La decisione è stata presa nel corso di una riunione tra il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, e l'advisor di Invitalia che si occupava di selezionare le imprese interessate, Domenico Arcuri.
Qui si farà la d3. Il piano industriale della DR Motor di Massimo Di Risio, prevede uno sviluppo graduale della produzione e del livello occupazionale arrivando a pieno regime alla produzione di 60.000 automobili all'anno e al riassorbimento di 1.300 degli attuali dipendenti. In particolare la Casa molisana ha intenzione di produrre a Termini Imerese quattro modelli: dr2, dr3, il restyling della dr5 e la berlina dr4; negli impianti di Macchia d'Isernia manterrebbe invece la produzione di dr1, dr2 e dr5, oltre al prototipo di una supercar con propulsore V8 a cui sta lavorando da tempo. Il piano prevede, a breve e medio termine, un investimento di 130 milioni di euro, 60 per la riconversione e l'ammodernamento delle linee attuali e 70-75 per la l'introduzione dei modelli.
Investimento da 341 milioni di euro. Battendo la concorrenza della De Tomaso, che fa capo alla famiglia Rossignolo, la DR gestirà lo stabilimento insieme ad altre quattro società: la Lima Group, che si occupa di elettromedicali e protesi sanitarie, la Biogen, impegnata nel campo energetico e delle biomasse, la Medstudios (produzione tv) e la Newcoop (logistica). Tutte le aziende impegnate nell'operazione investiranno complessivamente 341 milioni di euro nello sviluppo dell'area e assumeranno circa 1.500 addetti. R.Bar.
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