La crisi che sta attraversando l'americana Fisker, recentemente abbandonata anche dal suo fondatore Henrik Fisker, aveva suggerito la possibilità di una acquisizione da parte della cinese Geely, già proprietaria della Volvo. Recenti indiscrezioni riportate dalla Reuters hanno tuttavia smentito questa ipotesi.
Nodo della questione è la fabbrica in Delaware. L'accordo sarebbe saltato a causa dei fondi - oltre 500 milioni di dollari - che il governo americano ha prima garantito al Costruttore della Karma e poi sospeso: l'acquirente della Fisker sarà infatti obbligato a ripristinare i posti di lavoro nella fabbrica del Delaware rilevata dalla Gm, in base agli accordi pattuiti, con ingenti investimenti. La Fisker non assembla vetture dal luglio dell'anno scorso e mancano anche i fondi per proseguire lo sviluppo della Atlantic, la sorella minore dalla Karma.
Ancora aperta la pista cinese. Le linee produttive dell'impianto in questione avrebbero potuto accogliere, nei piani della Geely, la produzione di modelli Volvo per il mercato americano, ma si tratta di una prospettiva definitivamente tramontata. Resta dunque in lizza per l'acquisizione la Dongfeng, nota agli europei per la joint-venture cinese con il Gruppo Psa, mentre un'altra ipotesi vede coinvolta la connnazionale Wanxiang, che ha già rilevato la A123 System, produttrice delle batterie al litio della stessa Fisker. L.Cor.
COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it
