Torna sotto i riflettori la vicenda tormentata della De Tomaso: entro la giornata di lunedì, il curatore fallimentare che sta gestendo il marchio nell'attesa di un soggetto industriale che ne rilevi le attività, attende un'importante offerta. Secondo quanto anticipato dallo stesso Enrico Stasi a una delegazione dei lavoratori, la proposta arriverà da un noto gruppo automobilistico cinese.
La procedura competitiva. Dopo la formalizzazione dell'offerta, il curatore fallimentare aprirà un bando pubblico per ottenerne una migliore. Questa procedura competitiva, come spiega l'edizione torinese del quotidiano La Stampa, si dovrebbe concludere a una ventina di giorni dalla sua apertura.
Determinanti le prospettive occupazionali. Determinanti per aggiudicare il marchio saranno le prospettive occupazionali offerte dai soggetti interessati, dal momento che i novecento dipendenti licenziati nell'ottobre del 2013 (con provvedimento in vigore dallo scorso 4 gennaio, riguardante tanto Livorno quanto l'ex-Pininfarina di Grugliasco) vedranno esaurirsi l'ultima proroga della cassa in deroga alla fine di quest'anno.
Le parole di Renzi sull'ipotesi-Brilliance. Qualche indizio sull'identità del gruppo cinese in questione si può ripescare tra le cronache dei mesi scorsi: il 14 agosto, durante una visita a Termini Imerese, Matteo Renzi aveva fatto riferimento a contatti aperti con la Brilliance, interessata - a detta del primo ministro - a investire in Italia. Una volontà che secondo quanto dichiarato all'epoca dal premier sarebbe stata già messa "nero su bianco".
Grugliasco in pole position. Per quanto l'impianto non sia stato mai esplicitamente nominato, gli indizi suggeriscono che la Brilliance (nota per la produzione in Cina delle BMW destinate al mercato locale), potrebbe essere interessata proprio al sito di Grugliasco, sede produttiva che sorge nel pieno del distretto automobilistico torinese, con tutti i benefici che ne conseguono in termini di sinergie, indotto e possibilità di fornitura.
Possibile un annuncio durante l'Asem. Nelle dichiarazioni dello scorso agosto, il capo del governo aveva anticipato un annuncio sul possibile investimento cinese per la fine di ottobre: la coincidenza di tempi con quanto dichiarato oggi dal curatore è singolare. E non dovrebbe sorprendere se l'occasione scelta per ufficializzare l'accordo fosse proprio l'Asem (summit biennale tra i Paesi Ue e le principali nazioni asiatiche), in programma per domani e dopodomani a Milano. Alla presenza - tra gli altri - dei premier italiano e cinese.
COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it
