Tre lanci stampa, tre foto di dettagli parziali dell'auto - tutto quello che la Lamborghini ha lasciato trapelare della novità che lancerà al salone di Parigi la prossima settimana - erano come le tessere di un puzzle, che invitavano chiunque avesse spirito investigativo a trovare quelle mancanti. Noi di "Quattroruote" siamo riusciti a completarlo. Ed eccovi la prima limousine quattro porte con il toro sul cofano.
Gli sketch che pubblichiamo sono studi stilistici, leggermente diversi tra loro, che danno però un'idea dell'aspetto complessivo della concept che sarà svelata a Parigi e del futuro modello di serie, che dovrebbe arrivare tra il 2011 e il 2012, e che andrà a far concorrenza diretta alla Panamera di Porsche e alla Rapide di Aston Martin, nonché all'italiana Maserati Quattroporte, il modello che finora presidia da solo questa promettente nicchia di mercato.
Dunque, secondo le nostre informazioni, l'anti-Panamera di Sant'Agata Bolognese sarà lunga all'incirca 5 metri e 15, larga quasi due e alta meno di un metro e 40. Il passo sarà davvero lungo, si parla di circa tre metri, per offrire un abitacolo da salotto. A spese del bagagliaio che non dovrebbe contenere più di 400 litri. La meccanica prevede uno schema a motore anteriore-centrale che garantisce una distribuzione dei pesi con il 55% all'avantreno e il 45% al posteriore. Il propulsore - V10 di 5.2 litri da quasi 600 CV - è preso a prestito dalla Gallardo. La trazione, nella tradizione Lamborghini, sarà integrale. Il cambio dovrebbe essere un automatico a doppia frizione Dsg.
La quattro porte rappresenta un nuovo corso del marchio italiano di proprietà dell'Audi. Non soltanto costituisce la sospirata emancipazione da una linea di prodotto composta di due soli modelli (e relative varianti), ma mostra anche una svolta nel design. Pur mantenendo alcuni stilemi, come le grandi bocche anteriori e i profili secchi, innesta sulla freddezza high-tech di taglio germanico una certa emozionalità latina, grazie a forme più morbide e linee di un'eleganza più sinuosa.
Manca soltanto il nome. Secondo alcuni siti on line potrebbe essere Urus. Stiamo a vedere. Lasciamo quest'ultima tessera del mosaico per il Salone di Parigi.
Roberto Lo Vecchio
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