Lamborghini ha scelto il Salone di Los Angeles per presentare, in anteprima mondiale, la versione "aperta" della Gallardo: la LP 560-4 Spyder (nelle foto). La trazione integrale permanente rivisitata, le nuove sospensioni, la struttura più rigida della carrozzeria nonché l'aerodinamica migliorata, il peso ridotto - 20 kg in meno rispetto al modello precedente - e l'ottimizzazione degli attriti interni contribuiscono al miglioramento complessivo della vettura.

La Gallardo LP 560-4 Spider è equipaggiata - come la coupé - con il potente propulsore V10 da 5.2 litri, in grado di erogare una potenza di 560 CV a 8000 giri/m con una coppia di 540 Nm a 6500 giri/m. L'aggiunta di 40 CV rispetto alla versione precedente e la riduzione del peso di 20 kg migliorano il rapporto peso-potenza, raggiungendo un valore di 2,77 kg/CV e aumentando, così, le prestazioni della vettura.

La Spyder monta il motore in posizione centrale longitudinale posteriore, così come indica l'acronimo "LP" nella denominazione del modello. La nuova creatura della casa di Sant'Agata Bolognese accelera da 0 a 100 km/h in 4 secondi, raggiungendo la velocità massima di 324 km/h. Nonostante l'incremento sensibile delle prestazioni, gli ingegneri Lamborghini sono riusciti a ridurre del 18% i consumi e le emissioni di CO2, almeno secondo i dati diffusi dalla Casa.

Usando i paddle al volante, il conducente può scegliere fra tre differenti programmi di guida e di cambiata: "Normal", "Sport" e "Corsa". Nelle ultime due modalità l'Esp interviene più tardi e limita l'intervento del controllo di trazione. Per vivere "en plein air", alla nuova Gallardo Spyder bastano circa 20 secondi e per garantire la massima sicurezza della vettura, gli ingegneri hanno incorporato un roll-bar del tipo "pop up", dietro ciascuno dei sedili.

La Gallardo LP 560-4 Spyder può essere già ordinata e sarà in vendita, dalla prossima primavera, al prezzo di 160.920 euro, tasse escluse. Il pubblico italiano potrà, però, ammirarla in anteprima sotto i riflettori dell'imminente Motor Show di Bologna.

Ilaria Brugnotti