Si chiama Jaguar C-X75 ed è il regalo con cui la Casa inglese festeggia il suo 75esimo compleanno. Linee rastremate, coda affusolata, soluzioni tecniche futuribili, questa concept supersportiva esposta al Salone di Parigi è un vero e proprio laboratorio di idee per i prossimi modelli Jaguar.

Stile. Partiamo dal design, perché alcuni degli elementi presenti sulla Jaguar C-X75 costituiranno il patrimonio genetico del domani. Tra questi ci sono la calandra a "bocca" collocata molto in basso, i fari anteriori a goccia posti in posizione verticale e quelli posteriori molto sottili che percorrono la carrozzeria in senso longitudinale, una reinterpretazione in chiave moderna degli stilemi del passato, si veda la leggendaria Jaguar E-Type.

Meccanica. E se lo stile è audace, la meccanica non è da meno. Va subito chiarito, però, che si tratta di una concept, di cui al momento non è previsto alcuno sviluppo di serie. Così gli specialisti della ricerca e sviluppo di Jaguar si sono affidati a tecnologie avveniristiche: un paio di turbine d'ispirazione areonautica posizionate al retrotreno che servono a generare l'elettricità necessaria per fare muovere la vettura (il principio è simile a quello della Chevrolet Volt). Perché lo schema tecnico prevede quattro motori elettrici collegati a ciascuna ruota e alimentati da batterie agli ioni di litio.

Che numeri!Secondo i dati della Casa i propulsori sono in grado di fornire una potenza di picco di ben 780 CV, che in linea teorica, consentirebbe alla Jaguar C-X75 si raggiungere i 330 orari e di bruciare lo 0-100 in 3,4 secondi, con emissioni di CO2 prossime allo zero. Numeri certamente esagerati. In realtà, sull'ibrido la Casa inglese lavora con una certa insistenza: tra un paio d'anni potrebbe già debuttare il primo modello di serie con questa tecnologia e anche se farà meno di 300 km/h sarà comunque utile per l'ambiente.

Da Parigi, Daniele Sparisci.