
L'ispirazione aeronautica che da sempre guida Saab si fa estrema nella concept PhoeniX, al debutto al Salone di Ginevra 2011. "La PhoeniX sarà un punto di riferimento per i prossimi prodotti", ha detto Jason Castriota, responsabile del design della Casa svedese, che da un anno è passata di mano da GM all'olandese Spyker, evitando per un soffio la chiusura. La "Fenice", continua Castriota, "simboleggia la rinascita dello spirito innovativo e appassionato che portò Saab alla costruzione della sua prima auto, la Ursaab".
Scolpita dal vento. La Phoenix può vantare un Cx di 0,25 grazie alla forma a goccia, alle alette posteriori che incanalano il flusso d'aria verso la coda e all'assenza di maniglie e specchietti. All'abitacolo a 2+2 posti, si accede tramite due portiere incernierate in alto, con apertura ad ala di gabbiano. Lunga 4,42 metri, larga 1,87 e alta 1,33, la concept Saab è costruita sulla nuova piattaforma che farà da base anche alla prossima generazione della 9-3.
Ibrida con brio. Spingono la PhoeniX due propulsori: un 1.6 turbo a benzina da 200 CV è collegato alle ruote anteriori, mentre un motore elettrico da 25 kW/34 CV agisce sull'altro asse, azionando anche un generatore durante le frenate. Saab ha chiamato questo sistema di trazione integrale con propulsione ibrida "eXWD". Secondo il cotruttore, la PhoeniX dovrebbe accelerare da 0 a 100 km/h in meno di 6 secondi e consumare circa 5 litri di benzina ogni 100 km. C. Bal
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