Per fare della "Pajero Pinin" una off-road un po' più alla portata dell'automobilista comune, che di percorsi fuori strada ne frequenta pochi, Mitsubishi ha messo a punto questa versione con una tecnologia meno sofisticata e costosa.

La trazione integrale non è raffinata come sulle "Pajero" più grandi, ma ha uno schema semplificato, con un giunto viscoso centrale che inserisce le quattro ruote motrici automaticamente appena lo richiedono le condizioni del fondo stradale.

Al posto del due litri "GDI" a iniezione diretta di benzina che equipaggia le altre "Pinin", su questa versione c'è un "1800" multipoint. La potenza scende da 95 kW-129 CV a 84 kW-114 CV e le prestazioni, ovviamente, ne risentono: cala un po' la velocità massima (156 km/h, secondo le nostre rilevazioni) e si perde qualcosa in ripresa e accelerazione. In compenso, si ha una sensibile riduzione di prezzo, che si colloca al di sotto dei 20 mila euro (meno di 19.000 per la 3 porte).

All'esterno, la "1.8 MPI", assemblata negli stabilimenti della Pininfarina, si distingue dalle altre versioni esclusivamente per la nuova calandra a tre feritoie parallele, oltre che per il paraurti verniciato integralmente. Dentro, invece, è sostanzialmente immutata, a eccezione dei rivestimenti realizzati con un tessuto di inedito disegno.