Delle sue linee piuttosto stravaganti e bizzarre - la giusta sinergia tra una vettura sportiva e una Suv, ci tengono a sottolineare alla Nissan - si è detto ormai tutto. Mancava solo da sciogliere, una volta per tutte, un velo di mistero sul nome: Juke. Nulla a che vedere con una certa assonanza del verbo "to joke", che in inglese significa "scherzare", "prendersi beffe". La Juke, nonostante l'aria spavalda e sbarazzina, non vuole prendersi gioco di nessuno. Juke è il nome di una mossa rapida e improvvisa, tipica del football americano. Svelato l'arcano.

Tutti pazzi per lei. In Giappone, pare abbiano perso la testa per questa crossover dalle linee che tanto ricordano i disegni di un cartone animato manga. A un mese di distanza dal lancio, sono più di 11 mila gli ordini già pervenuti, ovvero sette volte in più rispetto alle previsioni iniziali della Nissan. Anche da noi la Juke ha suscitato un certo interesse. Sono oltre 235 mila i visitatori unici che hanno preso contatti con il sito della Casa del Sol Levante e già 460 i preordini effettuati. Cento, invece, i clienti che hanno detto: "Mi piace, la voglio, la compro". Senza nemmeno provarla. Arriverà a ottobre, in Italia, la Juke, ma noi abbiamo avuto l'opportunità di provare a Francoforte l'unica versione a gasolio: il millecinque turbodiesel da 110 CV, a due ruote motrici, che, si stima, rappresenterà circa il 60% delle vendite nel nostro Paese.

Sei come la mia moto. Si sta comodi sulla Juke. La posizione di guida è rialzata e ti dà subito la sensazione di poter dominare bene la strada. Tutto è a portato di mano: la leva del cambio è molto vicina al volante e i comandi principali sono chiari e razionalmente distribuiti sulla console centrale che assomiglia al serbatoio di una motocicletta. Reminiscenze motociclistiche che tornano pure nella strumentazione piazzata davanti al guidatore.

Vai col diesel. Il 1.5 dCi da 110 CV e 240 Nm di coppia, cavallo di battaglia della sorella Qashqai, sulla Juke è sensibilmente più reattivo e offre uno spunto maggiore. Silenzioso alle andature costanti, fa sentire un po' di più la sua voce in fase di accelerazione e in ripresa. Il cambio manuale a sei marce - l'unico disponibile per questa versione - ha innesti rapidi e precisi. Chi, però, vuole concedersi qualche tocco di sportività in più può farlo semplicemente premendo il tasto "sport" sul display piazzato sulla plancia. Niente a che vedere con l'ebrezza della sportività pura, ma una vaga sensazione di maggior reattività si avverte.

La gamma. Oltre al collaudato millecinque diesel, per la Nissan Juke sarà disponibile, in Italia, il motore aspirato 1.6 da 117 CV e il nuovo propulsore benzina, il 1.6 da 190 CV, abbinato al cambio M-CVT e alla trazione integrale. Tre gli allestimenti: Visia, Acenta, Tekna. Prezzi da 16.490 a 27.290 euro.

Da Francoforte, Ilaria Brugnotti