In attesa della versione top di gamma della Mercedes-Benz Classe A, la AMG A 45, la Casa di Affalterbach propone un allestimento meno spinto, ma che promette di essere più veloce della precedente A 45: la AMG A 35 4Matic. Dotata di un quattro cilindri turbo a iniezione diretta da 306 cavalli e 400 Nm, del cambio a doppia frizione a sette marce e della trazione integrale a inserimento automatico, questa berlinetta promette di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,7 secondi. La velocità massima, invece, è limitata a 250 km/h.
Scocca e sospensioni più rigide. Per adattare l’autotelaio della Classe A all’aumento di prestazioni, la scocca è stata irrigidita nella parte frontale, grazie al riparo sottomotore di alluminio (in sostituzione di quello di plastica) e a due rinforzi diagonali avvitati alla scocca. Le sospensioni mantengono lo schema MacPherson davanti e il multilink a tre leve e mezzo dietro, ma i portamozzo sono specifici (per consentire di montare pneumatici più larghi) e le boccole più rigide. In più, gli ammortizzatori a smorzamento variabile (a richiesta) hanno tre livelli di taratura anziché i due della Classe A. I freni anteriori si pregiano di dischi ventilati e forati da 350 mm di diametro e di pinze fisse a quattro pistoncini con fissaggio radiale, mentre al posteriore ci sono dei 330 mm con pinze flottanti.
Turbo più efficiente. Il propulsore è dotato di un turbo twin scroll, per ottimizzare lo sfruttamento delle pulsazioni dei gas di scarico provenienti dai singoli cilindri, mentre la gestione della trazione integrale tiene conto non solo dello slittamento delle ruote motrici, ma anche di numerosi altri parametri, in modo da gestire al meglio il comportamento stradale. Per lo stesso motivo, nelle curve affrontate velocemente viene frenata leggermente la ruota posteriore interna, al fine di aumentare la rapidità d’inserimento.
Assistente di pista. Nell’abitacolo spicca il volante sportivo, che può essere dotato, a richiesta, di due selettori con display incorporato piazzati sotto le razze, utili per gestire le modalità di guida e altre funzioni personalizzabili a piacere senza staccare le mani dalla corona. La strumentazione, poi, dispone di visualizzazioni dedicate, diverse da quelle della Classe A: a richiesta si può dotare del sistema Mbux dell’AMG Track Pace. La Casa lo definisce "un assistente di pista virtuale": nella guida in circuito, l'optional è in grado di registrare più di 80 parametri e consente di visualizzare i tempi parziali e quelli sul giro, evidenziando le differenze in verde (se si è più veloci) o in rosso nel caso si sia stati più lenti. Oltre a ciò, vengono memorizzati i risultati dei classici test di accelerazione e frenata. Questa sorta di telemetria può essere scaricata e analizzata su un pc. Non solo: in memoria sono già disponibili alcuni circuiti, ma è possibile registrare qualsiasi tracciato percorrendolo e attivando la memorizzazione dei dati.
Va forte, ma non sembra. Ma come va questa AMG? Preciso subito che ho provato la vettura sulle strade attorno a Palma di Maiorca e non in pista, comunque una cosa è certa: la macchina va forte, e parecchio, ma se non si tiene d’occhio il tachimetro si resta un po' delusi perché sembra di andare molto più piano. E sì che nelle modalità Sport e, soprattutto, Sport+ il motore si sente forte e chiaro, grazie alla valvola che apre la linea di scarico, e quando si scala con le levette al volante la gestione elettronica non mancano gli scoppiettii. Per fortuna, l’assetto e i freni sono all’altezza della situazione: peraltro, grazie agli ammortizzatori a smorzamento variabile, il confort di marcia nell’impostazione più morbida è persino ragionevole. Lo sterzo, poi, è preciso, ma non così diretto come ci si potrebbe aspettare da un’auto con tutti questi cavalli e questo carattere. Insomma, anche se è sviluppata e vitaminizzata ad Affalterbach, la AMG A 35 4Matic ha sempre il Dna Mercedes.
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