Dopo l'approvazione in giunta, il provvedimento sull'aumento del prezzo della sosta sulle strisce blu a 1,50 l'ora, propedeutico al bilancio previsionale 2014, ha ottenuto il via libera dalla commissione Bilancio. Il testo dovrà ora passare per l’ok definitivo dell’aula Giulio Cesare, previsto per i primi di luglio. L’obiettivo della delibera, come ha spiegato più volte l’assessore romano ai Trasporti, Guido Improta, è quello di disincentivare l’uso della macchina a favore del trasporto pubblico.
Spariscono le tariffe agevolate. Si tratta quindi di un'ipotesi, ancora, ma che ha già ottenuto un primo sì e su cui l'amministrazione Marino intende spingere, insieme ad altri provvedimenti sul tavolo che riguardano sempre la sosta sulle strisce blu: la soppressione della tariffa agevolata di 4 euro per la sosta giornaliera di 8 ore e l'eliminazione dell'abbonamento mensile di 70 euro.
Una stangata da 194 euro al mese. Una vera stangata che farà la differenza soprattutto per chi utilizza la macchina tutti i giorni per andare al lavoro. Contro il provvedimento si sono già schierate l’opposizione, che trova iniquo attingere alle tasche dei romani, e le associazioni dei consumatori, con l’Adoc in prima fila che ha calcolato un danno mensile medio di 194 euro per i romani che vanno al lavoro in macchina, con ricarichi, rispetto alla spesa attuale, di almeno il 300%.
L'Adoc: serve un piano per la mobilità. “Siamo assolutamente contrari a qualsiasi aumento delle tariffe di parcheggio all’interno delle strisce blu", ha dichiarato Lamberto Santini, presidente dell’Adoc, "non è accettabile, un aumento per le tariffe del parcheggio a Roma, né qualsiasi taglio delle agevolazioni attualmente presenti. Soprattutto nelle condizioni in cui attualmente versa il trasporto pubblico romano, con il 75% dei cittadini 'costretto' a raggiungere il posto di lavoro utilizzando il proprio mezzo. Serve invece rafforzare e migliorare il trasporto su ferro e di superficie”.
Patrizia Licata
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