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Milano
Area B e Area C, un successone: il traffico privato continua ad aumentare

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Area B e Area C, un successone: il traffico privato continua ad aumentare
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L'amministrazione Sala era certa: le crescenti limitazioni alla circolazione di Milano avrebbero ridotto il traffico e la congestione, attenuando il problema di una qualità dell'aria sempre più pessima. Ebbene, a distanza di circa sei mesi dall'introduzione dei nuovi divieti, la situazione non è cambiata. Anzi, sembra peggiorata. Stando agli ultimi dati dell'Amat (Agenzia mobilità ambiente e territorio, società dello stesso Comune), riportati da Repubblica, a gennaio gli accessi all'Area B, invece di diminuire, sono aumentati in media del 6% e in alcune giornate anche di oltre il 20%: in particolare il 14 gennaio, nelle ore di punta serali, è entrato in città il 26% di auto in più. A febbraio, poi, sono stati registrati aumenti fino al 18%. 

Mezzi pubblici? Addio. Dunque, le limitazioni non funzionano e lo dimostrano altri dati. La stessa Repubblica parla di un calo del 20-25% per i passeggeri della metropolitana. Inoltre, risultano crollate le transazioni ai parcometri, con un -55% tra il 6 e il 12 febbraio e valori assoluti scesi da 20 mila al giorno a meno di 10 mila. I numeri tratteggiano dunque un quadro negativo per le politiche fin qui perseguite dal Palazzo Marino. Si spiegano così le discussioni in corso sulle diverse misure allo studio per aumentare gli incassi del settore della mobilità e chiudere un buco sempre più ampio: introduzione di un ticket per l'Area B, aumento di quello per l'Area C, ampliamento dei parcheggi a pagamento, dei relativi orari di applicazione e tanto altro ancora, come l'idea di far pagare ai residenti il pass per la sosta.

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