Suzuki Vitara Sidekick
I MOTORI DELLA SUZUKI VITARA SIDEKICK USATA
La stragrande maggioranza delle Suzuki Vitara Sidekick presenti tra gli annunci adotta motori a benzina. La prima Vitara a gasolio è infatti entrata in gamma nel 1996, solo due anni prima che l’auto uscisse dal listino per essere rimpiazzata dalla Grand Vitara. Quella Vitara montava un motore Peugeot 1.900, proposto sia in configurazione aspirata che sovralimentata. Esistono però anche rari esemplari di Vitara TDI che adottano un due litri turbodiesel di origine Mazda. Tornando alle vetture a benzina, molte di loro hanno propulsori 1.600, talvolta con distribuzione 8V e più spesso a 16V. Qualche Vitara SW può essere poi equipaggiata anche con un motore 2.0 V6, il primo con questo frazionamento nobile mai prodotto da Suzuki. Quanto al reparto trasmissione, tutte le Suzuki Vitara sono dotate di trazione integrale 4x4. Ciò significa che di norma la trazione è posteriore e il pilota può inserire anche quella anteriore sui fondi a bassa aderenza. Il cambio è prevalentemente manuale a cinque marce con riduttore. Solo alcune Vitara montano il cambio automatico. A completare il quadro c’è un differenziale posteriore autobloccante.
PRO E CONTRO DELLA SUZUKI VITARA SIDEKICK USATA
La prima qualità della Suzuki Vitara Sidekick è la grande versatilità d’impiego. Complici un peso contenuto, gli sbalzi corti e la buona altezza da terra, la piccola giapponese ha infatti notevoli capacità off-road. Il tutto senza che sia necessario patire troppo in materia di confort. Certo, le sospensioni sono tarate sul duro, un po’ di rumorosità va messa in preventivo e gli allestimenti più poveri sono davvero scarni. Tuttavia non è un caso che per tanti automobilisti questa Suzuki sia stato il primo esempio di fuoristrada urbana. Su strada si dimostra stabile e sicura, almeno fin tanto che non ci si avvicina al limite. A quel punto emerge un certo sottosterzo che può trasformarsi in certi casi in sovrasterzo, tutto sommato però semplice da controllare.