La Lamborghini presenta al Salone di Pechino la Urus Concept, un inedito crossover supersportivo tanto atteso quanto discusso: a 27 anni dalla presentazione della rivoluzionaria LM002 di serie con propulsore V12, la Casa del Toro torna infatti a proporre una vettura solo apparentemente lontana dal proprio DNA, in realtà capace di offrire elementi tecnici e di design all'altezza della propria tradizione. Pur trattandosi di un prototipo, il modello ha già un chiaro futuro commerciale, con il preciso obiettivo di competere ad alto livello in mercati chiave come America, Russia, Medio Oriente e Cina: la Lamborghini ipotizza già un volume annuale di circa 3.000 esemplari. Per il momento sono frammentarie le notizie sulla meccanica, visto che le uniche informazioni ufficiali sono relative alla potenza, 600 CV, e a valori particolarmente limitati di emissioni, nonostante la presenza della trazione integrale e della trasmissione automatica.
Carbonio. La Urus fa ampio uso di materiali nobili e del Cfrp, già utilizzato con successo dalla Aventador, per contenere la massa totale. La ricerca della massima leggerezza è stata estesa all'abitacolo, che utilizza materiali di nuova concezione. Lo spazio interno è riservato a quattro passeggeri, ospitati su sedili sportivi singoli in carbonio. Tutto l'interno ruota intorno alla struttura centrale reticolare, realizzata secondo la innovativa tecnologia Forged Composite e il design è mirato al minimalismo. I paddles del cambio non interferiscono con altri comandi, posizionati sul volante stesso e sulla console, mentre la strumentazione completamente digitale consente la massima personalizzazione. Tutte le funzioni dei servizi di bordo sono gestite dallo schermo touchscreen centrale posizionato verticolamente, mentre una identica interfaccia è replicata per i passeggeri posteriori.
Design riconoscibile. La crossover misura 4,99 metri di lunghezza, 1,99 di larghezza, mentre l'altezza è contenuta entro 1,66 metri. Si tratta di un valore chiave per comprendere le proporzioni dell'intera vettura, poco più lunga di una Porsche Cayenne, ma più bassa di ben sette centimetri sulla linea del tetto. Il frontale aggressivo integra inoltre uno spoiler attivo ad altezza regolabile, che privilegia la tenuta alle alte velocità e l'altezza da terra in altre condizioni, lavorando in sintonia con l'analoga appendice regolabile posteriore. Tutti gli elementi di design, dai gruppi ottici Full Led alla linea di cintura alta, dalle prese d'aria fino al taglio netto delle linee della fiancata e della coda con quattro terminali di scarico, reiterpretano lo stile che ha fatto il successo delle Murcielago, Gallardo e Aventador. Ritroviamo la stessa evoluzione nei cerchi in lega da 24" forgiati in tinta alluminio opaco, dotati di alette di ventilazione di fibra di cabronio simili alla recente Aventador J, così come nei piccoli specchietti retrovisori, sostituiti da telecamere che proiettano immagini nella plancia. La tinta rossa scusa scelta per la carrozzeria della Urus, infine, esalta il contrasto con i componenti di fibra di carbonio a vista.
Lorenzo Corsani
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