Cinque o sei unità, da vendere a tre milioni l'una: questi sono i piani produttivi della Pininfarina per la Sergio, l'affascinante concept car presentata nelle scorse settimane al Salone di Ginevra. La notizia è stata anticipata dall'ad Silvio Angori, che ha parlato della possibilità nel corso di un'intervista con Automotive News.
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Modifiche già studiate per la produzione. Una vettura estrema come la Sergio, per essere prodotta, necessita comunque di alcuni aggiustamenti strutturali, come ha spiegato il responsabile del design Fabio Filippini: "Le regole europee per l'omologazione impongono l'obbligo di guida col casco, in assenza di parabrezza. Sappiamo già dove e come intervenire sulla Sergio per renderla omologabile". Filippini ha poi aggiunto che sarà possibile richiedere l'installazione di un piccolo parabrezza, per quei clienti che preferissero guidare senza casco.
Tutto, fuorché un prototipo virtuale. Realizzata partendo dalla base meccanica della Ferrari 458 Spider, la Sergio è stata pensata sin dall'inizio come una potenziale fuoriserie, più che come una concept car "pura", destinata a rimanere un esercizio da salone. Per rendersene conto basta dare uno sguardo all'abitacolo, ripreso fedelmente dalla scoperta del Cavallino e pronto ad equipaggiare gli esemplari della Sergio che verranno eventualmente prodotti dalla carrozzeria torinese. F.S.
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