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Cronaca

Milano
La follia del cavo d'acciaio teso ad altezza uomo

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Follia a Milano: nella notte tra mercoledì 3 e giovedì 4 gennaio, in viale Toscana direzione viale Isonzo, tre ragazzi stendono un cavo di acciaio lungo la strada, di traverso, legandolo con alcuni moschettoni al palo di un segnale stradale e alla pensilina di una fermata Atm. Un filo ad altezza uomo sulle tre corsie, capace di ferire o uccidere automobilisti, motociclisti e altri utenti della strada. Per fortuna, alle 2.35, un cittadino sente strani rumori, si affaccia alla finestra del suo appartamento in zona, e avverte i Carabinieri. In tre minuti, sul posto piombano tre pattuglie del nucleo radiomobile: una trancia il filo, mentre altre due cercano i giovani che si sono allontanati. Minime le conseguenze: pare che un automobilista abbia colpito il cavo, per poi proseguire, inclinando il palo del cartello.

Per divertimento. Uno dei tre, un 24enne, viene rintracciato pochi secondi dopo in viale Sabotino, mentre camminava verso casa, riconosciuto grazie a un pantalone bordeaux. "Ho fatto una c… per gioco, perché mi annoiavo. Volevo divertirmi", dice ai Carabinieri. Accompagnato in caserma, sostiene di conoscere gli altri due complici (tuttora in fuga) tramite i social e di non sapere i loro nomi e cognomi. Il ragazzo è accusato di reato di strage e attentato alla sicurezza dei trasporti in concorso con ignoti. ll pubblico ministero, Enrico Pavone, ha disposto l’arresto in carcere. Per quanto senza esiti (potenzialmente mortali) l'episodio resta preoccupante, in una metropoli che tenta di scrollarsi di dosso l’etichetta di Gotham City (la città immaginaria di Batman). E in cui la sicurezza stradale si fa a colpi di anomale corsie ciclabili.

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