Tra le tante novità presentate al Salone di Ginevra dalla Volkswagen, c'era anche la nuova Jetta Hybrid, modello che verrà commercializzato solo su alcuni mercati europei (in Germania sono iniziate le prevendite), tra i quali non è compreso quello italiano.
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Emissioni di CO2 sotto i 100 g/km. Il modello, accreditato di un consumo pari a 4,1 l/100 km, emissioni di 95 g/km di CO2 e di uno 0-100 km/h da 8,6 s, monta un 1.4 TSI da 150 CV, abbinato a un motore elettrico da 20 kW/28 CV, identico a quello adottato dalla XL1. Completa il powertrain un cambio Dsg a doppia frizione con sette marce.
In elettrico fino ai 70 km/h. Secondo la Casa, il consumo della Jetta Hybrid è inferiore del 20% rispetto a quello di un modello tradizionale paragonabile, mentre sul ciclo urbano il risparmio può raggiungere il 30%. Il motore elettrico della Jetta Hybrid (che sarà venduta negli allestimenti Comfortline e Highline) è in grado di funzionare da solo, spingendo la vettura per una distanza di 2 km, alla velocità massima di 70 km/h.
Obiettivo 95 g/km di CO2. La Casa di Wolfsburg sta lavorando da anni su una serie molto ampia e variegata di soluzioni volte a ridurre l'impatto ambientale dei suoi modelli, e l'ibrido è solo una di queste. L'obiettivo finale della Casa tedesca, reso noto proprio a Ginevra, è quello di raggiungere nel 2020 una media di emissioni della gamma europea pari a 95 g/km di CO2, un valore che si traduce in consumi inferiori ai 4 l/100 km sul ciclo combinato.
La sfida ecologica è globale. L'approccio alla questione dell'impatto ambientale della Casa tedesca, però, non riguarda soltanto le auto: entro il 2015 il Costruttore intende ridurre del 10% la quantità di acqua ed energia impiegate per produrre ogni vettura, e nei tre anni seguenti l'obiettivo è quello di ridurre del 25% l'impatto ambientale delle proprie fabbriche. Sempre entro il 2015, le emissioni medie della gamma europea, scenderanno sotto i 120 g/km di CO2: sarà proprio la riduzione delle emissioni a catturare gran parte (i due terzi, per la precisione) dei 50,2 miliardi di euro destinati ai nuovi investimenti per il prossimo biennio.
Fabio Sciarra
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