Cresce la mobilità a biometano in Europa. Secondo quanto emerso dai dati pubblicati da NGVA Europe, l’associazione degli operatori del settore della mobilità a gas naturale, il 17% del metano utilizzato per i trasporti nel nostro continente è “bio”, ovvero prodotto da scarti agricoli o dei rifiuti solidi urbani. Dallo studio emerge poi che il biometano viene erogato da circa un quarto delle 4.120 stazioni di rifornimento di gas naturale per auto sparse per l’Europa.
Italia seconda dopo la Svezia. In base ai dati di NGVA, l’Italia è seconda in Europa per quantità di biometano erogato per uso trasporti nel 2019 (69,2 mila tonnellate), preceduta soltanto dalla Svezia (89 mila) e seguita a distanza dall’Olanda (25,6 mila). Secondo le analisi dell’associazione, la quota del 17% di biometano consente già oggi di portare al 40% il risparmio di emissioni di CO2 rispetto alla benzina (-20% nel caso del gas naturale “tradizionale”). Attraverso il bio-Gnl (gas liquefatto “bio”), sottolinea infine NGVA, il biometano rende possibile anche una diffusa decarbonizzazione dei trasporti pesanti.
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