È un museo ma non si chiama "Museo", bensì "Memorial Room Clay Regazzoni" (www.clayregazzoni.com), denominazione scelta per attribuire all'iniziativa un ruolo attivo nella conservazione del ricordo del pilota svizzero scomparso nel dicembre 2006. Questa struttura è stata voluta dalla famiglia e realizzata a Lugano-Pregassona: vi trovano posto alcune delle sue auto con le quali ha preso parte alle più importanti gare, nonché trofei da lui conquistati sulle piste e sulle strade di tutto il mondo, oltre a spettacolari fotografie e documentari.
Sensibilizzare l'opinione pubblica. Regazzoni, costretto sulla sedia a rotelle dal 1980 a seguito dell'incidente sul circuito di Long Beach nel GP degli Stati Uniti, si è battuto in prima persona per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla paraplegia, ha raccolto fondi per la ricerca, per finanziare centri di cura e di riabilitazione. Inoltre, nel suo impegno sociale si è dedicato in maniera concreta all'inserimento dei disabili nella vita e nello sport, grazie anche a una associazione da lui stesso fondata.
Senza scopo di lucro. La famiglia Regazzoni si è impegnata a dare vita al progetto del "Memorial Room" per consentire una continuità al suo progetto di aiuto e di sostegno. Si tratta di un'iniziativa senza scopo di lucro, finalizzata a sostenere la ricerca e lo sviluppo attraverso la fondazione IRP e il Club Clay Regazzoni Aiutiamo la Paraplegia. Chi volesse visitare il "Memorial" può prenotarsi al numero telefonico 0041919726833 oppure inviare una email a info@clayregazzoni.com. E.B.
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