Ne è stata fatta di strada da quando il libraio Václav Klement e il meccanico Václav Laurin iniziarono a cimentarsi nella produzione di biciclette, al termine del diciannovesimo secolo, per dedicarsi poco tempo dopo con successo anche alle automobili. Per la Skoda, allora azienda metallurgica di Plzen, la Laurin & Klement costituì una ghiotta occasione per entrare ad alti livelli nell’industria automobilistica dopo alcuni tentativi fallimentari. L'acquisizione giunse in seguito al dissesto finanziario della società fondata a Mladá Boleslav, in Boemia, messa in ginocchio dall’incendio dello stabilimento: pur mantenendo ruoli direttivi, i due soci fondatori cedettero nel 1925 l’attività al colosso dell’Europa centrale.
La Casa della freccia alata. La parola Skoda affiancò così il nome Laurin & Klement, che avrebbe poi soppiantato già nel 1928, e la nuova proprietà portò alla ribalta il logo della freccia alata, utilizzato ancora oggi seppur in chiave evoluta. Cessato il secondo conflitto mondiale, la Skoda si dimostrò un costruttore più avanzato rispetto ad altri produttori automobilistici del blocco sovietico, tanto da entrare nelle mire del gruppo Volkswagen poco dopo la caduta della Cortina di ferro: già nel 1991 venne siglata una joint venture tra il colosso tedesco e la Casa ceca, che venne infine acquisita dal partner al termine del secolo scorso. Ne parliamo in maniera più approfondita nella nostra galleria di immagini, dove ripercorriamo i 125 anni di storia del marchio, dalle biciclette Slavia della Laurin & Klement al traguardo dei sette milioni di esemplari della Skoda Octavia celebrato in questi giorni, passando per tanti altri iconici modelli prodotti dalla Casa.
COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it