La Genesis sta collaudando un muletto della berlina G80. Escluso il rinnovo del modello, presentato solo nel 2016, si aprono diverse ipotesi sulla reale identità della vettura, ma una sigla in coda sembra fugare ogni dubbio.

Cofano, parafanghi e paraurti modificati. Il marchio di lusso della Hyundai ha debuttato negli Stati Uniti e in Corea del Sud, quindi la presenza di un muletto in Scandinavia potrebbe confermare l'arrivo del brand in Europa nel 2019, già annunciato. Il muletto tuttavia presenta differenze rispetto alla G80 di serie, con il cofano modificato e rialzato e una serie di piccole modifiche ai paraurti: il parafango anteriore presenta inoltre un profilo non omogeneo e denota quindi la presenza di ingombri meccanici diversi rispetto a quelli originali. In coda ritroviamo i quattro terminali di scarico delle versioni benzina già in commercio, ma sul portellone è chiaramente visibile la scritta 2.2 D.

Il turbodiesel della Sorento. L'ipotesi più logica è che la Genesis stia testando quindi la versione diesel della G80, sviluppata proprio con un occhio di riguardo al mercato europeo. Il propulsore 2.2 CRD da 200 CV è infatti già offerto sulla Kia Sorento, sulla Hyundai Santa Fe ed è annunciato anche per la Kia Stinger e per la stessa sorella minore della G80, la Genesis G70. Negli Stati Uniti, la G80 è invece disponibile solo con i benzina 3.8 V6 311 CV e 5.0 V8 420 CV, alle quali si aggiunta recentemente la 3.3T biturbo da 365 CV. La sigla 2.2 D potrebbe ovviamente essere solo un depistaggio, magari per nascondere i collaudi di un ibrido: anche in questo caso si tratterebbe comunque di un allargamento di gamma coerente con la strategia della Casa.