C'è ancora una speranza per la Mazzanti Automobili, l'azienda di Pontedera diventata famosa per la produzione artigianale di supercar, ma da tempo finita in liquidazione giudiziale a causa di pesanti problemi finanziari. La curatela fallimentare, affidata dal Tribunale di Pisa al commercialista Roberto Dell’Omodarme, ha pubblicato il quarto e ultimo avviso di vendita dell'intero compendio aziendale: quest'ultimo comprende non solo immobili, attrezzature e perfino alcune hypercar, ma anche beni intangibili legati a tecnologie, marchi, domini e pagine social.
Ultima speranza. Dopo tre tentativi andati a vuoto e nonostante l'interesse manifestato da diversi soggetti, il curatore conta ora di chiudere con successo la nuova asta, facendo leva su un prezzo minimo decisamente più basso rispetto rispetto all'iniziale valore della perizia redatta da professore Enrico Gonnella dell'Universita degli Studi di Pisa: l'avviso, indica una base di 852.800 euro, anzichè di 1,61 milioni. Si tratta l'ultima speranza per vendere la Mazzanti nella sua interezza. Infatti, stando a quanto appreso da Quattroruote, l'eventuale assenza di offerte economiche determinerebbe l'ulteriore fallimento della procedura della messa all'incanto, spingendo la curatela a procedere "obtorto collo, con la vendita in forma atomistica" dei beni materiali e immateriali. In tal caso, i vari cespiti saranno ceduti in più lotti, di cui uno solo per quelli intangibili (tecnologie, marchi, domini e altro ancora), e senza alcun ribasso per i prezzi base d'asta (la somma dei valori minimi di tutti i singoli lotti non sarà inferiore a quello base dell'intero complesso aziendale).
L'interesse c'è. Paradosso vuole che, finora, non sia scemato l'interesse per la Mazzanti. Nonostante le tre aste si siano chiuse senza la presentazione di offerte economiche, la curatela fallimentare è stata contattata da ulteriori soggetti rispetto a quelli che hanno chiesto informazioni sin dall'inizio della procedura. Per questo Dell’Omodarme ha preso la decisione di procedere con un ulteriore esperimento di vendita. A tal proposito, si sarebbe di recente palesato "un nuovo gruppo straniero del settore automotive", che "ha manifestato un forte interesse all'acquisto della Mazzanti, esprimendo un giudizio positivo sulla stessa. Il nuovo soggetto, dall'indentità per ora ignota, sarebbe stato colpito dalla "straordinaria artigianalità", dal "pedigree ingegneristico" e dalla "narrativa del marchio che Mazzanti rappresenta" e avrebbe sottolineato il "convincente allineamento strategico" tra le sue ambizioni e la tradizione" dell'azienda toscana: "Il nostro interesse è rivolto all'acquisizione completa di Mazzanti Automobili, inclusi tutti i relativi diritti di proprietà intellettuale, gli asset produttivi, le capacità di progettazione e ingegneria e i diritti di branding. Immaginiamo un'integrazione perfetta che preservi lo spirito e i valori del marchio, dotandolo al contempo di una dimensione globale e di un'innovazione basata sugli investimenti". Ora bisogna attendere l'esito della nuova asta: quest'ultima inizierà alle 10 del 21 aprile per concludersi alle 16 del 16 maggio, ma è proprio il caso di dire che la speranza è l'ultima a morire.
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