La chiusura di Civac. A marzo 2027 chiuderà i battenti, dopo oltre oltre 61 anni di vita, lo storico impianto Civac a Jiutepec, nello Stato centro-meridionale di Morelos: inaugurato nel 1966, è stato il primo stabilimento della Nissan aperto al di fuori del Giappone e ha rappresentato un importante polo produttivo grazie anche a modelli quali la berlina Sentra e il pick-up Estaquitas. Oggi, però, è un sito ormai obsoleto e dedicato solo alla produzione di cassonati per l'America Latina: ha una capacità produttiva annuale di 160 mila unità, ma l'anno scorso ne ha sfornato solo 80 mila e quest'anno non dovrebbe superare i 57 mila, un livello decisamente lontano dagli oltre 294 mila mezzi del 2016. Gli attuali modelli, i pick-up Navara e Frontier, saranno trasferiti all'interno di uno degli impianti attivi ad Aguascalientes, nell'omonimo Stato del Messico centrale. Dunque, la Nissan ha cambiato i piani finora noti: lo scorso aprile, infatti, aveva confermato l'intenzione di concentrare la produzione di cassonati destinati al mercato sudamericano proprio a Jiutepec, mentre ora il polo di riferimento sarà ad Aguascalientes.
Stop alla joint venture con Mercedes. La seconda chiusura riguarda, invece, una delle strutture più recenti della Nissan. Si tratta del complesso Compas, sito sempre ad Aguascalientes nato da un progetto avviato congiuntamente nel 2015 dal marchio Infiniti e dalla Mercedes-Benz per produrre vetture premium per il mercato statunitense (è stato il primo impianto ad assemblare veicoli di fascia alta in Messico). Dalle sue linee di montaggio sono usciti modelli come le Mercedes-Benz Classe A, GLA e GLB e le Infiniti QX30, QX50 e QX60, ma nel tempo il progetto non ha rispettato le aspettative iniziali e ora la fabbrica, anche per le conseguenze dei dazi imposti da Washington alle auto prodotte in Messico, è prossima a cessare le attività. Secondo alcune indiscrezioni, la Infiniti intende fermare la produzione delle QX50 e QX60 alla fine di quest'anno, mentre la Mercedes terminerà l'assemblaggio della GLB nel primo trimestre del 2026. Per la Nissan, le due chiusure rientrano in un più ampio piano di ristrutturazione delle attività industriali che prevede la dismissione di sette impianti d'assemblaggio tra Giappone, India, Argentina, Thailandia, Sud Africa e, per l'appunto Messico, e il taglio di circa un terzo della capacità produttiva globale entro il 31 marzo del 2027.
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