Una prova di durata riserva sempre alcune sorprese e quella dell'Alfa Romeo "166 2.4 JTD", pubblicata sul quindicinale "Auto Motor und Sport", conferma in pieno questa regola. È bella, piacevole da guidare, comoda nei lunghi viaggi, peccato però che non sempre arrivi alla mèta. Questo, in sintesi, il giudizio dei giornalisti tedeschi, sedotti dal fascino dell'ammiraglia della Casa milanese e al tempo stesso contrariati dai numerosi problemi, piccoli e grandi, che hanno lastricato i centomila chilometri del test. Limitiamoci ai più importanti: a 14.130 km va in tilt il turbo (la colpa, però, è di un precedente intervento sulla carrozzeria dopo il quale ci si era dimenticati di pulire l'intercooler); poco dopo, 25.398 km, è il cambio a fare i capricci (sostituiti tutti i cavi flessibili di comando) e a 69.607 km è l'intero gruppo frizione a dover essere rimpiazzato. Mazzata finale a quota 84.520 km, quando a dare forfait è addirittura la pompa di iniezione. Costo complessivo delle riparazioni, esclusa la normale manutenzione: 9600 marchi, circa 10 milioni di lire, per fortuna quasi interamente coperti dalla garanzia. Una gran bella macchina, dunque, ma un po' troppo cagionevole. Come un tempo si diceva di certe eleganti auto "made in England".
Per la cronaca: le prove di durata di "Auto Motor und Sport" sono spietate e ultimamente tutti i grandi marchi tedeschi ne sono usciti con le ossa rotte.