È una storia infinita quella della Saab, che ha annunciato un nuovo stop della produzione nello stabilimento di Trollhättan, in Svezia.
Fuori dalla crisi. Solo tre settimane fa la Spyker (che ora si chiama Swedish Automobile), società olandese proprietaria del marchio, aveva annunciato la ripresa dell'attività produttiva dopo oltre 50 giorni di fermo. Un chiaro segnale che la Casa era uscita dalla crisi, superando il rischio di bancarotta. Oggi, invece, è arrivato il dietrofront per la mancanza di liquidità, che ha causato un nuovo blocco delle forniture.
Salvataggio e liquidità. "La produzione non potrà essere garantita fino al 3 luglio", ha infatti spiegato Gunilla Gustavs, portavoce della Saab, anticipando anche che la Casa sta negoziando con tutti i fornitori per garantire la riprese delle attività nel periodo immediatamente successivo, ossia dal 4 al 24 luglio. Nelle ultime settimane, Saab ha concordato un pacchetto di salvataggio con due case automobilistiche cinesi, Zhejiang Lotus Youngman Automobile e Pang Da che, se approvato dalle autorità potrebbe risolvere i suoi problemi di finanziamento a medio e lungo termine. Rimane, tuttavia, il problema del finanziamento a breve termine. R.Bar.
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