La famiglia Rossignolo ha ceduto la maggioranza di De Tomaso a un gruppo di investitori: si chiude così un altro capitolo della complessa storia del marchio italiano, rinato per mano dell'imprenditore italiano con la concept Deauville e, per il momento, incapace di portare a compimento le manovre necessarie ad avviare la produzione in serie. La famiglia Rossignolo rimarrà nell'azienda per seguire produzione e commercializzazione, lasciando quindi il controllo finanziario, ma restano i problemi per la gestione dello stabilimento di Grugliasco: il punto fermo è comunque quello di mantenere la produzione delle vetture in territorio italiano.
Nuove opportunità. Il nuovo socio, probabilmente di provenienza cinese ma non svelato dai comunicati ufficiali, dovrebbe portare infatti capitali freschi per sbloccare la situazione dei circa 900 dipendenti torinesi ex Pininfarina (su cui pende un ultimatum della regione che scade il 15 febbraio) e per i circa 200 della sede ex-Delphi di Livorno. Dalle dichirazioni ufficiali, Rossignolo ha lasciato intendere che il progetto originale resta immutato e che, grazie al nuovo partner, si apriranno anzi ulteriori opportunità per aumentare la produzione e raggiungere nuovi mercati interessati a prodotti di lusso: pur senza fornire un nome, sembra proprio che sia l'area asiatica l'unico sbocco possibile.
Redazione online
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