
Il Gruppo Psa ha confermato l'apertura di una trattativa per la cessione del 30% ai cinesi della Dongfeng Motor, per un controvalore di circa 1,63 miliardi di dollari. L'accordo con Dongfeng, già partner di Psa per il mercato cinese con tre stabilimenti produttivi, consentirebbe sia di sanare, almeno in parte, i conti del Gruppo francese, sia di potenziare ulteriormente la presenza al di fuori del mercato europeo.
Mercato in crescita. Il confronto tra le due realtà è molto indicativo: in Cina la produzione salirà fino a 750.000 esemplari l'anno entro il 2015, mentre Philippe Varin ha deciso di chiudere la fabbrica di Aulnay tagliando 11.200 posti di lavoro da qui al 2015, nel tentativo di dimezzare le perdite rispetto ai 3 miliardi di euro del 2012. È in piena attività anche il dialogo con i sindacati e resta quindi alta la tensione per l'eventuale cessione di una così grande parte dell'azienda a un investitore estero, senza reali garanzie sul livello occupazionale nel Vecchio continente.
GM e famiglia Peugeot: posizioni che pesano. Resta infine da considerare la posizione di General Motors, presente con il 7% e quella della famiglia Peugeot, attualmente dentrice del 25,5%: la seconda potrebbe infatti essere costretta a cedere buona parte delle sue azioni perdendo di fatto il controllo della società, mentre il Gruppo americano potrebbe regolarmente opporsi all'accordo, nonostante le recenti dichiarazioni distensive di Steve Girsky, vice presidente della GM. L.Cor.
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