Era stato annunciato alla fine dell'anno scorso: la gamma della Mini sarebbe stata tagliata, passando da otto a cinque modelli. Poi, in febbraio, lo stop alla produzione di Coupé e Roadster. Oggi, la conferma su quella che sarà la terza vittima: come ampiamente previsto, la prossima Mini a finire sotto la ghigliottina sarà la Paceman.
Meno modelli, più forti. Peter Schwarzenbauer, già responsabile vendite in Porsche e Audi, ne è convinto: il proliferare indiscriminato di nuovi modelli non è l'unica via per la crescita di un marchio. Meno proposte, dall'identità più forte, possono svolgere un compito ancora più importante, rafforzandone l'immagine: ne è convinto il dirigente tedesco, che ha espresso il suo parere in un'intervista ad Automotive News.
La crescita dei volumi non è un dogma. "Dobbiamo chiedere a noi stessi se la crescita costante dei volumi sia l'unica strada possibile. Una domanda particolarmente importante per i Costruttori premium", ha osservato il numero uno della Casa. "Abbiamo discusso internamente prima di arrivare a una decisione, ma oggi vediamo che altre Case di prestigio stanno riflettendo sulla riduzione della gamma".
"Una gamma troppo ampia non ha senso". Il concetto su cui Schwarzenbauer torna con più frequenza, in questi mesi, è quello dei "superhero models", auto dal carattere forte e inconfondibile: "Una gamma troppo ampia non ha senso. Con la nuova strategia, un buon venditore saprà cosa proporre a un cliente dopo una breve conversazione: dimostreremo che questo è l'approccio giusto". F.S.
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